Varese ha sempre dimostrato una propensione all’arte, alimentata sia da coloro che sono nati in città e si sono affacciati al mondo che da quanti vi hanno trovato un rifugio dove sviluppare il suo talento.
Nella lista di artisti varesini spicca un nuovo nome, quello di , 24enne che sogna una vita da circense.
«Sono sempre stata confusa su cosa fare da grande – racconta – Quando mio fratello maggiore si è trasferito a Torino per studiare, andandolo spesso a trovare ho scoperto il mondo della recitazione e quello della giocoleria, ma mi sono decisa davvero solo a diciotto anni».
«Per quell’anno ho viaggiato, vedendo molti luoghi, come per esempio l’India. Un’esperienza unica che mi ha aperto gli occhi e la mente. Ho incontrato tanti artisti di strada fino a decidermi che quello era il mio mondo».
Classe 1990, Maddalena è entrata a diciannove anni a Torino nella scuola di teatro fisico e arti performative, studiando nei tre anni previsti e lavorando in un ristorante per mantenersi gli studi prima di arrivare alle discipline tipiche del circo.
«La scuola prevedeva due anni e un ulteriore terzo anno facoltativo. Ho studiato teatro fisico, dizione, improvvisazione teatrale, ma anche canto, danza e clowneria».
«Il teatro è qualcosa di unico, stare su un palco ti mette a contatto con te stesso. Che tu lo voglia o no devi metterti in gioco in prima persona». Poi è arrivata la scelta del circo, con un’iscrizione appena dentro i limiti d’età – il limite del bando di iscrizione era 25 anni e lei ne ha 24 – che Maddalena ripete essere «perfettamente normale, io non ci vedo nulla di speciale».
Forse è tipico delle persone speciali sentirsi normali, ma Maddalena ha quel qualcosa in più. Oggi si trasferirà a Barcellona, dove studierà alla Escola de Circ Rogelio Rivel, riconosciuta ufficialmente dalla Fedec, la Federazione Europea delle Scuole di Circo Professionali, con altri sedici compagni.
«Ho saputo della scuola da amici spagnoli, a giungo ho fatto il provino e a luglio mi hanno presa. Anche un’altra ragazza di Varese l’ha frequentata, – Diplomata al liceo artistico Angelo Frattini nel 2012, dopo la scuola Rogelio Rivel si è trasferita a Firenze – Il circo contemporaneo comunque è molto più teatrale e performativo, niente a che vedere con quello della Orfei. Sto già preparando le valigie e non vedo l’ora». La specialità circense di Maddalena è la verticale e “mano a mano” – la disciplina che vede protagonisti due persone, una definita “base” ed una “agile”, che sorreggendosi costruiscono figure e spettacoli attraverso i loro corpi – in qualità di “agile”. Dopo molto tempo lontano dalla città non ha troppa nostalgia a lasciare Varese, dove abitava con la sua famiglia.
«Quando vivevo qui non c’era nulla a livello di giocoleria o comunque una qualche associazione giovanile che si occupasse di queste cose, o almeno io non la conoscevo. Oramai mi sono costruita la mia strada e non tornerei indietro, ma in questi giorni che sono qui mi fa piacere vedere che qualcosa ora esiste».
Familiari e amici sono rimasti entusiasti per la strada che Maddalena Chialda inizierà fra pochi giorni.
«Sono felici loro e sono felice anch’io. Sono libera, perché in questi tempi di crisi io potrò portare i miei spettacoli e cavarmela da sola. Vorrei lavorare all’est ero, magari in qualche progetto che si occupa dei bambini».
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