Ho toccato con mano l’umanità di Ivan E non la dimenticherò

La lettera di un nostro lettore che ha incontrato Basso e la sua famiglia in hotel a Livigno: senza riconoscerlo, ha potuto scoprire l’uomo dietro al campione

Ho conosciuto Basso 2 settimane fa, a Livigno. Abbiamo soggiornato nello stesso hotel; faccio presente che pur vivendo io a pochi km da Cassano Magnago non conoscevo così bene Ivan Basso da poterlo riconoscere. Trovandomi anche io con 4 figli (due di 6, uno di 4 ed uno di 9 mesi) abbiamo fatto amicizia con la famiglia Basso non sapendo però in realtà chi fosse. Questa situazione é stata in fondo una fortuna perché Le assicuro che Ivan é

un signore; addirittura, trascorrendo delle ore in piscina con lui ed i suoi figli non ha mai fatto riferimento al suo lavoro (magari dicendo sono Ivan Basso il corridore) e si è sempre dimostrato cordiale ed umile. Una cosa che però mi rimarrà sempre impressa di lui é il sorriso e la serenità che emanava; qui cade a pennello il suo articolo. Ho trovato un uomo che probabilmente svolgeva per la prima volta il ruolo di papà in un periodo che suppongo l’ha sempre visto gareggiare lontano da casa. Bello: è stato unico ed averlo vissuto io così in prima persona mi fa sentire anche un po’ fortunato. Le dico un segreto: Basso mi ha fatto crescere come padre e non lo dico cosi tanto per, lo dico con sincera e profonda onestà. Vederlo godersi la famiglia in tutti i momenti, sempre sorridente, disponibile con tutti per una foto…un Campione di sport ma soprattutto di vita.Ci sono arrivato a capir chi era: poco prima di partire, l’ho salutato all’ingresso dell’Hotel ed aveva la polo del Team. Da li, facendo due domande alla titolare della Baita Montana, ho capito… Ma sono contento, perché ho conosciuto il Basso papà, il padre di famiglia, il marito, l’uomo e da oggi avrà un tifoso in più. Chapeau a tutta la famiglia Basso. Saluti e complimenti per l’articolo.

Caro Simone: mi ricordo benissimo di te e della tua bellissima famiglia . E sono io che ringrazio te per quello che scrivi. Anzi, ti faccio una proposta: perché non organizziamo un incontro, magari proprio nella redazione della Provincia di Varese? Del resto è stato proprio questo giornale a permettere di rimetterci in contatto. Grazie ancora per la tua vicinanza: è grazie alle persone come te che trovo la forza per continuare sulla mia strada. Qualunque essa sia.