Madrid, 2 lug. (Apcom) – Tutti i paesi dell’Unione europea hanno deciso di richiamare i loro ambasciatori in Honduras dopo la destituzione, domenica scorsa, del presidente Manuel Zelaya. Lo ha detto ieri sera alla Radio nazionale spagnola (RNE) il capo della diplomazia di Madrid.
“Ho consultato i miei colleghi europei e posso dirvi che, fin d’ora, tutte le ambasciate europee a Tegucigalpa hanno deciso di richiamare gli ambasciatori”, ha dichiarato Miguel Angel Moratinos. Si tratta di “Germania, Italia, Francia, Spagna e Commissione europea; di conseguenza tutta la rappresentanza europea a Tegucigalpa sarà a livello inferiore”. “Credo si tratti di un segnale chiaro della posizione europea – ha continuato il ministro degli Esteri spagnolo – sul quale le autorità (provvisorie) dell’Honduras dovranno riflettere”.
In linea con quanto già disposto da altri Paesi dell’Unione Europea, ieri il ministro degli Esteri Franco Frattini ha
deciso di richiamare a Roma per consultazioni l’ambasciatore a
Tegucigalpa Giuseppe Magno.
Il presidente honduregno Manuel Zelaya, al potere dal 2006, è stato destituito domenica per aver tentato di organizzare una consultazione popolare che avrebbe potuto aprire la via a una possibile rielezione, uno scrutinio giudicato illegale dalla COrte suprema. Uomini dell’esercito lo hanno arrestato e trasferito in Costarica. Al posto di Zelaya è stato nominato Roberto Micheletti, presidente del Parlamento in carica.
L’unione degli stati americani ha lanciato ieri un ultimatum alle autorità dell’Honduras, affinché garantiscano entro 72 ore il rientro di Zelaya nel Paese, ultimatum respinto da Micheletti.
Fcs
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