Dopo otto giorni di lavoro, di sudore e di fatica a Chiavenna, ecco il premio del campo. La prima partita dell’anno si gioca davanti a circa duecento tifosi e finalmente permette di riassaporare quelle sensazioni che sono mancate per oltre tre mesi.
Si riprende vincendo, che contro qualsiasi avversario non è mai una cattiva abitudine e nemmeno un brutto modo per cominciare. Contro la Sam Massagno i biancorossi vincono 81-53, dilagando nel finale e destano le prime impressioni positive, sperando ne seguano tante altre durante l’anno.
Antabia: 15 punti in 18’
L’attitudine è quella giusta, quella cercata, quella che dovrà accompagnare tutta la stagione: difesa cattiva, mani ovunque (fuori conteggio le palle rubate), giro palla veloce e tanta transizione. Ognuno garantisce alla causa qualcosa: Waller perfetto al tiro, Avramovic tarantolato in difesa, così come Ferrero, Natali ed Okoye; Hollis e Cain (forma fisica ancora da registrare per lo statunitense) garantiscono una discreta dose di chili, botte e centimetri sotto canestro. L’insieme contribuisce a creare una prima uscita soddisfacente, in linea con le attese.
Attilio Caja, privo di Wells e Pelle, inaugura la stagione con un quintetto composto da Tambone, Waller, Hollis, Okoye e Cain. Cubitosa, coach della Sam, risponde con Roberson, Magnani, Moore, Aw e Jankovic. I primi punti della stagione sono di Damian Hollis ma è specialmente Taj Waller ad impressionare e a trascinare i biancorossi con dieci punti nei primi sette minuti di gioco: mano educatissima, glaciale al tiro sia dentro che fuori l’area.
Il primo errore dal campo arriva addirittura dopo diciotto minuti di gioco, i suoi punti diventano 15 all’intervallo. I biancorossi di Caja, cercano di eseguire subito il copione del “regista” di Pavia: giropalla svelto, difesa molto aggressiva a disturbare il portatore di palla e a sporcare le linee di passaggio. Un game-plan che funziona anche perché l’avversario non è certo dei più probanti (decimo nella scorsa massima serie svizzera su undici partecipanti) e va in apnea sul pressing costante dei biancorossi.
La Openjobmetis conduce una partita di testa, aumentando progressivamente il margine sugli svizzeri, arrivando anche sul 18-10 prima che Jankovic rimetta in carreggiata la Sam con quattro punti in fila. Il finale di quarto sorride ancora a Varese, che con Hollis e Tambone sigilla la superiorità con un 21-14. Varese riesce a mantenere ritmo e precisione anche nel secondo periodo, con Waller che trova il canestro senza soluzione di continuità confermandosi un tiratore eccellente, Ferrero ed Avramovic che mettono i carboni ardenti in difesa sotto i piedi avversari: il risultato è un buon 40-29 all’intervallo.
Artiglio già in clima
L’abbrivio di terzo periodo sorride agli svizzeri che si riavvicinano fino al 44-40, prima che – con il rientro sul parquet di Waller e le giocate difensive di Avramovic – Varese riprenda quota fino al 56-42 del trentesimo di gioco.
Attilio Caja sembra già in clima campionato: guida, sbraita, si muove, si agita e protesta anche, l’attitudine è già quella giusta. Gli svizzeri mollano completamente gli ormeggi negli ultimi dieci minuti del match, smettono di segnare e Varese trova terreno fertile per rimpinguare il punteggio: sulle ali di Ferrero ed Okoye, usciti fisicamente alla distanza, arriva un massimo vantaggio di 29 punti al 37’ (75-46). Caja concede qualche scampolo di partita nel finale a Francesco De Nicolao, e con lui Parravicini, Bergamaschi ed Ivanaj. Buona la prima.
Parravicini, Avramovic 10, Bergamaschi, Natali 6, De Nicolao F. 2, Okoye 10, Tambone 6, Bryan, Ivanaj, Ferrero 11, Waller 20, Cain 2, Hollis 14. All. Attilio Caja
Ishiodu 3, Magnani, Jankovic 11, Andjelkovic 4, Bracelli, Aw 7, Moore 15, Roberson 7, Martino, Huttenmoser 3, Appavou 3, Veri. All. Robbi Cubitosa.
Boninsegna, Chersicla, Spinello.