Milano alla seconda giornata, ovviamente ad Assago? Non è una novità. Così come Torino all’ultima e Cremona alla penultima: già viste, pochi mesi fa.
Calendario ufficiale Serie A 2017/2018: la fantasia non va al potere. E, guatando il pdf della Legabasket all’ombra del Sacro Monte, non ci va nemmeno quel pizzico di sana e talvolta provvidenziale buona sorte.
Venezia all’esordio, dell’Ea7 abbiamo scritto, Cantù alla terza, trasferta a Brescia alla quarta, quindi a Masnago contro Pistoia, poi Trento ancora a Varese, Avellino “away” e infine Sassari di nuovo tra le mura amiche: nelle prime otto giornate ai prodi di coach Caja sono toccati in sorte i campioni d’Italia, i vice campioni d’Italia, due derby, le prime cinque classificate della Serie A 2016/2017 e sei delle otto formazioni che nelle scorsa stagione hanno disputato i playoff. L’unica nota positiva? Cinque match su otto da giocare con l’appoggio del pubblico amico.
Poteva onestamente andare meglio alla Openjobmetis, squadra nuova in sette dei suoi decimi che affronterà il torneo scattando dai blocchi di seconda fascia. Dalla Reyer scudettata il 1° ottobre fino agli isolani da ospitare sette domeniche dopo, ad aspettare Wells e compagni è un cammino insidioso, durante il quale sarà assai complesso assicurarsi un buon bottino di punti da recare in dote per il resto del percorso. Tutto ciò, ovviamente, sulla carta e senza che il parquet abbia pronunciato ancora una singola sillaba.
Sempre sulla carta, l’anilisi del cimento stagionale biancorosso presenta alla nona giornata il primo scontro salvezza: si va a Pesaro, contro la VL di Spiro Leka. Altre due trasferte in cui sarà probabilmente fondamentale fare bottino, nella lotta per non retrocedere, saranno alla 13a e alla 14a: si viaggia prima in direzione Brindisi e poi verso Cremona (e ciò significa che, nel girone di ritorno, a conti quasi fatti, due gare potenzialmente molto importanti avranno il PalA2A come teatro delle operazioni).
Completano il quadro, Capo d’Orlando in casa alla 10°, Reggio Emilia in trasferta alla 11°, il ritorno in Serie A della Virtus Bologna (che verrà “festeggiato” a Masnago nel giorno di Santo Stefano) e Torino all’ultima giornata, sempre a Varese. Ecco il viaggio.
«Possiamo controllare solo le cose che dipendono da noi e tra queste non c’è il sorteggio di un calendario». La saggezza di Attilio Caja va subito a lenire le preoccupazioni dei tifosi. Di fronte al percorso messo nero su bianco, non c’è alcuna paura tra piazza Monte Grappa e dintorni, men che meno tra i sentimenti dell’Artiglio: «Indubbiamente l’inizio che ci attende non sarà facile, ma dovremo essere bravi a trasformarlo in un’opportunità – afferma l’allenatore
pavese – Quello che ci aspetta dovrà darci grandi motivazioni, dovrà far nascere in noi un senso della sfida da condividere con i nostri tifosi, con i quali siamo stati chiari e sui quali confidiamo apertamente: in un’annata come la prossima se ce la faremo, ce la faremo tutti insieme, in una comunione unica tra supporter, squadra e società. Quindi nessuna novità e nessuna paura: dovremo partire con grande determinazione, facendoci trovare pronti».
L’ultimo aspetto è il leit motiv anche del commento del direttore generale Claudio Coldebella: «Siamo sempre stati consapevoli – dice – dell’importanza del lavoro pre-stagionale per una squadra come la nostra, che dovrà trovare proprio nel sudore quotidiano in palestra il suo punto di forza. Alla luce di questo calendario il precampionato assume ora ancora più rilievo. Sono sicuro che un inizio così difficile sarà uno stimolo, perché ci permetterà di non far calare mai la tensione: la voglia di ben figurare, soprattutto davanti al nostro pubblico e al cospetto di avversari così tosti, dovrà spingere i nostri giocatori.