Da Milano arriveranno carabinieri forestali per circondare il perimetro dell’incendio. La cinturazione era già stata predisposta ma la richiesta di rinforzi è arrivata direttamente dal ministro dell’Interno Marco Minniti ed è stata eseguita.
C’è cautela da parte delle autorità ma che il doppio rogo appiccato a Campo dei Fiori e Rasa sia doloso ormai è una certezza. Sono stati trovati gli inneschi: quattro in tutto. Sia in località Il Poggio, da dove mercoledì l’incendio ha preso le mosse, sia alla Rasa data alle fiamme venerdì pomeriggio. Di inneschi ha parlato il governatore della Regione Lombardia , mentre il ministro Minniti ha auspicato la rapida cattura del piromane. O dei piromani. C’è cautela ma gli addetti ai lavori precisano che «Una montagna non prende fuoco da sola». Il mozzicone acceso è escluso: quattro inneschi in quattro punti diversi non possono essere attribuiti a una sigaretta. Escluso il falò incustodito e sfuggito di mano: vale la stessa regola del mozzicone.
La procura di Varese, lo ha confermato il procuratore , ha un fascicolo aperto contro ignoti per incendio boschivo doloso. Gli accertamenti sono in corso e i carabinieri forestali attendono, ed è questione di poco si spera, che il fuoco sia spento per intensificare i sopralluoghi. Che ci sia un piromane è l’ipotesi più accreditata. E si tratterebbe, in questo caso, di un piromane molto ben organizzato. Non un incendiario della domenica, un pazzo armato di alcol e accendino. Ma qualcuno che saprebbe come programmare un innesco (quattro quelli sospetti) in modo da potersi allontanare dal luogo dell’incendio senza esservi collegato o rischiare qualcosa. Non un malato che dà fuoco ai cassonetti per la gioia di vederli bruciare, ma qualcuno organizzato e che sa quel che fa. Spinto da motivazioni maggiori o da interessi superiori.
Ma perchè? Qui se c’è un obbiettivo generico non sono i Comuni interessati dall’incendio. L’ente maggiormente colpito dal rogo è il parco regionale Campo dei Fiori. Ma perchè? Le aree non sono in alcun modo edificabili. Incendio o non incendio qui nessuno costruirà nulla. Grazie a Dio. I terreni non hanno proprietari, quindi un fatto personale è escluso. C’è, è vero, il Grand Hotel Campo dei Fiori con la sua storia, il suo Liberty (divenuto celebre per essere stato del remake di Suspiria film che avrebbe fatto lacrimare Tarantino) e le sue antenne. Ma in realtà non ci sono stati screzi in relazione alla struttura che anzi è considerata un gioiello. Per arrivare a un eventuale piromane questo è davvero il nodo: capire il perchè. Una vota trovato il movente gli inquirenti potranno risalire la “corrente” sino al o ai responsabili. Questo è il punto.
Il fuoco potrebbe aver cancellato delle prove ma sia il ministro Minniti, che il governatore Roberto Maroni e il sindaco di Varese hanno chiesto alla magistratura di andare sino in fondo per accertare l’accaduto e individuare eventuali responsabili. Non è escluso che gli inquirenti abbiano già delle ipotesi, soprattutto in virtù di quei quattro inneschi che non possono essere attribuiti ad altri incendi visto che in zona non ce ne sono stati. Inneschi da professionisti,
non da stupido armato di accendino e benzina, anche se viste le condizioni di gran secco del bosco, sarebbero comunque bastati. Il fuoco potrebbe aver cancellato prove importanti. Altro punto fondamentale è quello del piromane organizzato. Non un pazzo, eventualmente, ma qualcuno che sa esattamente ciò che fa. Non un improvvisato. La domanda resta comunque una soltanto: perchè? Capito quello gli eventuali responsabili avranno un contorno più definito. Una volta stabilita la ragione di questa folle strategia che al momento ragioni apparenti non ha nonostante la presunta professionalità di chi ha agito, si arriverà a chi ha immaginato quest’incubo.