Vi sarà capitato, soprattutto negli ultimi anni, di sentire peste e corna degli alimenti che contengono carboidrati. “La pasta a cena no”, “i carboidrati dopo le 18.00 no”, “se vuoi dimagrire devi dimenticarti di pasta, riso, pane e patate” e così via.
Beh, sarete felici di sapere che sono tutte bugie!
I carboidrati sono la principale fonte di energia del nostro corpo e, in più, alcuni nostri organi – come il cervello – funzionano solo se si cibano di queste molecole, e in particolare del glucosio che ricaviamo sminuzzando i carboidrati complessi.
La credenza che per dimagrire sia necessario eliminarli totalmente dalla nostra dieta deriva dal fatto che quando noi mettiamo da parte (stocchiamo) il glucosio come riserva di energia nei muscoli e nel fegato, questo viene rielaborato in un’altra molecola che si chiama glicogeno. Il glicogeno “pesa” di più del glucosio semplice, perché per formarlo, ogni piccolo glucosio viene legato a tre molecole di acqua. Nel momento in cui smettiamo di introdurre nel nostro corpo le fonti di carboidrati, andiamo a mobilitare le riserve di glicogeno, che vengono usate, liberando le molecole di acqua e questo, sicuramente, si traduce in una perdita di peso.
E quindi penserete “beh, ma allora sì che è vantaggioso”. Ed è proprio qui che, invece, vi ribaltato il risultato; infatti, la rimozione totale degli alimenti che contengono carboidrati dalle nostre tavole può essere mantenuta solo per un breve periodo, un po’ per la tradizione della nostra cucina italiana, un po’ perché i carboidrati sono abbastanza ovunque e un po’ perché altrimenti la nostra alimentazione sarebbe davvero triste. Quindi, nel momento in cui ritorneremo a mangiare un bel piatto di pasta, il nostro corpo, che ha sempre paura di morire di fame da un momento all’altro -retaggio delle carestie del passato-, tornerà ad immagazzinare tutto quello che introduciamo; ed è così che riprenderemo i “chili persi”.
Al contrario, se abbiamo la giusta porzione di cereali, soprattutto quelli integrali ricchi di fibra, a tutti i pasti principali (colazione, pranzo e cena), avremo la sensazione di una sazietà prolungata, che ci eviterà quel senso di insoddisfazione a fine pasto e quel persistente desiderio di “qualcosa di dolce”. Infatti, è proprio così che il nostro corpo risponde a un mancato ingresso di glucosio, facendoci venire una costante voglia di alimenti dolci, che possano apportarci il carburante mancante.
Tutto questo per dire che non sono i carboidrati che fanno “ingrassare” ma è l’eccesso di alimenti che ne contengono, così come per qualsiasi componente o qualsiasi cibo! Non esistono alimenti miracolosi che fanno perdere peso, come non esistono alimenti cattivi che ce lo fanno guadagnare.
La cosa fondamentale da raggiungere è un equilibrio, con il cibo, con il nostro corpo, tra ciò che mangiamo e ciò che consumiamo durante la giornata e ancora di più durante la settimana, il mese, l’anno.