«I cartelli in dialetto non fanno male a nessuno»

Il comunicato di Stefano Angei, coordinatore cittadino dei giovani padani

«La richiesta avanzata da Varese 2.0 e Progetto Concittadino ha dell’incredibile, vorrei che ci venisse spiegata l’utilità di un’azione come questa, un’azione volta solamente a snaturare e cercare si eliminare la nostra cultura! Quei cartelli non fanno male a nessuno, non c’è un reale motivo oggettivo che possa giustificare una probabile azione in questo verso». Dichiara Stefano Angei coordinatore del MGP Varés «è solamente un’azione dettata da un’ideologia malata che vuole omologare tutto e tutti, se il vicesindaco Zanzi ha dichiarato di non aver nessun problema con il dialetto,

per quale motivo allora vuole togliere i cartelli con scritto Varés, forse per cercare di fare un torto alla Lega Nord, ma egli forse non sa che il dialetto e nato prima del mio partito, qui si va su una questione culturale non politica, l’unica cosa che bisogna fare in questo momento è salvaguardare tutti i segni delle nostre tradizioni e della nostra cultura, non cancellarli facendo finta che non siano mai esistite. Adesso iniziano con la proposta di togliere i cartelli con la scritta in dialetto, chissà poi arriveranno magari anche a proporre di sostituire la Bandiera della Corce di S. Giorgio che sventola fiera sulla nostre torre civica.
L’unica cosa sicura è che ostacoleremo in ogni modo questa iniziativa della maggioranza a palazzo Estense, se necessario anche incatenandoci a ogni singolo cartello per evitare che si compia questo scempio nei confronti di tutti i varesini e di tutta la città.»