Orlando, Florida, 15 feb. (Ap) – Apprezzamenti sulle strategie di lungo termine approntate assieme casa madre italiana, il gruppo Fiat, ma preoccupazioni sulle prospettive più immediate da parte dei concessionari americani di Chrysler. Ieri a Orlando, in Florida, si è svolto il meeting annuale della National Automobile Dealers Association, in cui per due ore i titolari dei concessionari Chrysler hanno ascoltato i nuovi manager nominati dall’amministratore delegato di Fiat e Chrysler, Sergio Marchionne.
All’uscita dagli incontri l’opinione generale è stata positiva, anche se nei prossimi sei mesi “venderemo meno macchine”, ha rilevato Grant Irving, 73 enne titolare di un concessionario Chrysler-Dodge-Jeep a Woodwind, nel nord ovest dell’Oklahoma. Sul breve termine “ci troviamo in difficoltà”. Chrysler ha già accusato cali di vendite lo scorso anno, con 931.000 veicoli contro 1,4 milioni del 2008, e a gennaio è andata anche peggio con soli 62.000 veicoli, un meno 55 per cento rispetto allo stesso mese di un anno prima.
Il sentiero di recupero approntato dai manager passa dalla presentazione di nuovi modelli, ben 16 previsti per la fine dell’anno, con cui si conta di far risalire le vendite a 1,2 milioni sull’insieme del 2010. Ma i concessionari sono allarmati sul come affrontare la situazione fino a quando queste new entry saranno disponibili.
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