«Salvatevi la vita: rispettate i divieti di balneazione». , sindaco di Somma Lombardo, lancia un appello affatto scontato all’indomani dell’ennesimo incidente in acqua che è quasi costato la vita a un giovane richiedente asilo ivoriano di 20 anni. Quello avvenuto domenica alla spiaggia della Canottieri è purtroppo soltanto l’ultimo di una lunga serie di incidenti simili che ogni estate vengono registrati lungo i fiumi, i canali e i laghi della nostra provincia.
Domenica è accaduto a Somma, due settimane prima era a Lonate e a maggio un altro ragazzo è annegato a Castelveccana. Il ventenne che domenica non è più riuscito a riemergere dopo un tuffo, ed è stato salvato da altri bagnanti, è ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale di Gallarate.
La zona dove il ventenne s’è concesso un bagno per sfuggire al caldo è da sempre interdetta alla balneazione. «E c’è una validissima ragione – spiega Bellaria – in quel punto confluiscono canale e fiume Ticino. Formando correnti molto forti, molto insidiose che possono mettere in difficoltà anche il nuotatore più provetto. Il divieto c’è perché la balneazione è pericolosa».
Eppure domenica il ventenne non era certo l’unico ad aver scelto quel punto per farsi un bagno. «Quella zona è molto frequentata soprattutto da chi vuole godersi magari una scampagnata con pic nic – spiega il primo cittadino – Rinfrescarsi immergendo i piedi nell’acqua non è pericoloso. Tuffarsi e fare il bagno sì. È così da anni. I divieti sono visibilissimi. Scritte e segnali di pericolo sono inequivocabili. Eppure c’è sempre chi li ignora».
Nella quasi totalità dei casi si tratta di persone che non conoscono la zona: chi da sempre pratica i corsi d’acqua della nostra provincia li conosce. «Vedono i divieti eppure decidono di ignorarli. Le aree vengono anche controllate: “è chiaro, però, che i Comuni del territorio non possono richiedere ogni fine settimana la presenza di decine di rappresentanti delle forze di polizia per vigilare lungo chilometri di coste – dice Bellaria – è per questo che sono stati istituiti i divieti».
Chi li viola lo fa sotto la sua responsabilità. «Per evitare incidenti che purtroppo ogni anno si ripetono, con esiti anche drammatici, bisogna rispettare i divieti di balneazione. Rispettandoli ci si gode una bella gita senza rischiare la vita. Perché è questo che sfugge a chi decide di infrangerli».