29 Apr 2013
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VARESE Dubbi e certezze a Cinque Stelle, dopo il varo del “governo dell’inciucio”. La base del Movimento di Beppe Grillo riflette e dibatte: da una parte emerge il dubbio di cosa sarebbe successo «se avessimo lasciato fare il governo a Bersani», dall’altra la certezza incrollabile: «Siamo stati coerenti. Abbiamo la coscienza a posto».
Tra i militanti “grillini” si accende la discussione sui forum e sulle bacheche virtuali, di fronte agli attacchi che il Movimento sta subendo da più
parti, “incolpato” di aver reso inevitabile la soluzione del governo Pd-Pdl, o meglio «l’inciucio tra Pidielle e PDmenoelle», come preferiscono dire i militanti a Cinque Stelle. Il consigliere comunale bustese Giampaolo Sablich lo scrive in modo molto chiaro e onesto: «Se avessimo lasciato fare un governo di minoranza, senza dargli la fiducia ovviamente, forse non saremmo in questa situazione. Dico forse perché comunque e sicuramente avrebbero cercato di trascinarci sino a qui, compreso Napolitano».
Sablich disegna uno scenario in cui il Movimento avrebbe potuto «tenere sotto scacco» il Pd, ottenendo posti («un presidente della Camera, presidenti di commissione e controllo del governo») e «salutando Mr. B», Berlusconi che sarebbe stato all’opposizione, in un angolo. «Abbiamo errato in comunicazione sicuramente e in politica, forse – ragiona il consigliere di Busto – l’onestà e la coerenza intellettuale non premiano nel mondo della politica, ne abbiamo oggi la dimostrazione. La nostra coscienza è ancora al suo posto».
Nel dibattito con elettori e militanti si infila anche il deputato a Cinque Stelle di Busto Arsizio, Ivan Catalano: «Noi la proposta la abbiamo fatta ma il potere non ha gradito, mettendoci il popolo contro e salvandosi la faccia dietro l’ignoranza della gente sul funzionamento dello Stato». Ecco perché anche Catalano non ha nulla da rimproverarsi: «Io ho la coscienza a posto, ho fatto il possibile per il bene del paese per dargli persone degne per ricoprire i ruoli istituzionali. La speranza era che il Pd ci usasse per crescere, ma cosi non è stato».
Andrea Aliverti
s.bartolini
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