Uniti dalla comune passione per la montagna, uniti dalla tragedia che è costata la vita a entrambi.
Davide Bassani, 46 anni di Vergiate, e Giuseppe Picone, 62 anni di Golasecca, compiranno insieme anche l’ultimo cammino. I funerali dei due sfortunati alpinisti, ritrovati senza vita giovedì mattina sul Lagginhorn, in Svizzera, si svolgeranno congiuntamente lunedì alle 10 nella chiesa parrocchiale di Santa Maria dell’Assunta a Golasecca. Tutto ciò, a meno di contrattempi burocratici che potrebbero costringere le famiglie a rimandare la cerimonia.
Bassani e Picone hanno affrontato i 4010 metri del Lagginhorn da soli, legati in cordata. Ma a quella scalata avrebbe dovuto partecipare anche una terza persona. Si tratta di un amico che condivideva l’amore per la montagna e per la natura incontaminata. Si tratta del titolare di una delle tante aziende che sponsorizzano gli “Skorpioni”, il gruppo sportivo di Cassano Magnago al quale apparteneva Bassani e che raccoglie gli appassionati della mountain bike.
Il terzo alpinista avrebbe dovuto aggregarsi ai due amici nella sciagurata ascensione,
ma all’ultimo momento ha dato forfait. Un problema fisico, pare un dolore a una gamba, lo ha convinto a lasciar perdere: niente di grave, ma un quattromila lo si affronta solo se si è in perfetta forma fisica. Forse proprio quella lieve defaillance gli ha salvato la vita; o forse, chissà, con la sua presenza le cose sarebbero andate diversamente. Lui, il terzo alpinista, ieri ha scelto di chiedere l’anonimato ed evitare qualunque tipo di commento, chiudendosi in un comprensibile silenzio: «Preferisco non dire niente – dice – è una storia della quale non intendo parlare. L’unica cosa che mi sento di dire, è che Giuseppe e Davide sono due persone grandiose».
Enrico Romanò
Pino Vaccaro
m.lualdi
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