BUSTO ARSIZIO – La vicenda la abbiamo raccontata ieri sulla base delle informazioni disponibili. Un fatto, o meglio, una serie di fatti, che ora si arricchisce di nuovi particolari che descrivono cosa hanno combinato i soggetti convolti.
La tentata razzia alla stazione
A Busto Arsizio due cittadini algerini, lunedì 8 agosto, sono stati arrestati dalla Polizia di Stato a seguito di due tentativi di furto. Numerose erano state le chiamate al 112 che segnalavano l’attività della coppia intenta a “puntare” beni ed effetti personali di diversi viaggiatori. Alle 10 del mattino una pattuglia del commissariato di Busto è intervenuta in via Dante dopo l’allarme lanciato da un uomo che, essendosi accorto che qualcuno gli aveva sfilato il portafoglio dallo zaino all’uscita della Stazione delle Nord, aveva inseguito il ladro costringendolo a mollare il maltolto, poi recuperato.
Nonostante il primo tentativo fallito e incurante del fatto di essere ormai ben “inquadrato” sulla scena, lo stesso soggetto, insieme a un complice, aveva provato subito a depredare un automobilista di passaggio. La tecnica è stata di quelle già collaudate: uno dei due distraeva la vittima seduta in auto con la scusa di chiedere informazioni, mentre l’altro si impadroniva dello smartphone che l’automobilista teneva sul sedile del passeggero. Quindi la fuga con il bottino del furto. Una fuga che però è durata poco, perché gli agenti del Commissariato bustocco erano già sulle tracce dei due a seguito della prima denuncia e li hanno individuati e bloccati. A quel punto i poliziotti sono anche riusciti a recuperare il telefonino nel luogo in cui i ladri lo avevano nascosto.
La furia contro gli agenti: un’escalation fuori controllo
Da quel momento e fino all’ingresso in carcere i fermati hanno inscenato un “spettacolo” davvero impressionante fatto di una furia cieca e incontrollata.
Una volta condotti in commissariato per essere identificati, essendo privi di qualsiasi documento, hanno opposto resistenza per non essere foto-segnalati; hanno colpito senza sosta a calci e testate porta e panche della stanza per i fermati; si sono denudati, hanno sputato e rivolto offese e minacce di morte ai poliziotti; uno dei due ha riferito di essere minorenne e, portato in ospedale dove gli esami radiologici hanno dimostrato il contrario, si è scagliato contro gli agenti scalciando e procurando lievi lesioni a due di loro.
Clandestini con precedenti: ora in carcere
Quando gli agenti sono riusciti a mettere i due stranieri in condizione di non nuocere più, hanno provveduto a concludere l’iter del doppio fermo. Come detto, si trattava di stranieri irregolari, già destinatari di provvedimenti di espulsione e avevano precedenti specifici anche per fatti commessi molto di recente.
Al termine di tutte queste complicatissime operazioni i nordafricani sono stati posti agli arresti per i due tentativi di furto aggravato, la resistenza e le lesioni a pubblico ufficiale e le false generalità dichiarate. E per loro si sono finalmente aperte in entrata le porte de carcere. Quanto ci rimarranno è ancora tutto da vedere.