I “Fioeu” fanno 40 anni. Centoventi amici insieme

I “ragazzi” daa Stra Balon guidati da Pinuccio Asta in una vita di beneficenza

In 120 per i quarant’anni dei “Fioeu daa Stra Balon”. «L’amicizia è il nostro collante». Il “ragazzo” ottantenne Pinuccio Asta, alias “il Baffo”, non molla: per la festa dei 40 anni dalla fondazione dell’associazione dei “Fioeu”, di cui è da sempre la colonna portante, è riuscito nell’ennesimo miracolo. Radunare 120 «amici», compresa gran parte della compagine della giunta comunale (in primis il sindaco Emanuele Antonelli, che è anche lui un “Fioeu” visto che è nato ai Frati) tra l’altro in una serata in concomitanza con la serie A di calcio, per festeggiare tutti insieme e rinnovare l’adesione spontanea a questa straordinaria esperienza di comunità e di beneficenza.

«È questa la dimostrazione che ci aspettavamo – ammette Asta – dopo 40 anni, essere ancora in piedi e continuare a fare beneficenza non è così facile. Però, quando arriva il Baffo, il portafoglio si apre». Sorride, “il Pinuccio”, un’istituzione del quartiere dei Frati – “Stra Balon” è l’antico nome della via XX Settembre attorno a cui si è formato il rione – che da quarant’anni con la sua inesauribile capacità di trascinare riesce a mettere in piedi iniziative di beneficenza e di aggregazione che coinvolgono l’intera

città. Dal “Bustocco dell’anno” al “Tau d’argento” fino alle “paellate”, ogni anno i raduni dei “Fioeu daa Stra Balon” sono un appuntamento imperdibile, e una “scusa” per fare del bene. «Quel che mi interessa di più è che rimanga questo senso di amicizia che tutti dovremmo avere, per sostenerci a vicenda – ammette “il Baffo” Asta – ci sono stati anche dei graditi ritorni che mi hanno fatto molto piacere e che ancora una volta danno gli stimoli giusti per andare avanti. Anche perché il “ragazzo”, qui, ormai ha 80 anni…». Parla di sé stesso, Pinuccio Asta: la voglia di continuare con questa avventura non gli manca, ma sta già facendo i passi che servono per stimolare un ricambio generazionale all’interno dell’associazione. Alla cena dei 40 anni infatti, dopo la consegna dei ringraziamenti alle tante figure che in città non hanno mai fatto mancare la loro vicinanza all’attività dei “Fioeu”, il centro della scena è stato tutto per la “seconda generazione” che sta venendo fuori per garantire «continuità all’esperienza dell’associazione », come spiega Paolo Montani, uno dei figli dei primi sostenitori del Pinuccio. «Un gruppo di ragazzi giovani che pian piano vengono fuori» li definisce lo stesso “Baffo”, anche se sono tutti degli “splendidi” 40enni e 50enni. Sono loro che hanno promosso le magliette celebrative con il cuore che batte per i “Fioeu daa Stra Balon” e che intendono sostenere il Pinuccio e le sue attività. «Adesso fino a gennaio-febbraio stiamo “calmi”, poi si ricomincia, perché l’entusiasmo non manca» fa sapere Pinuccio Asta. «L’entusiasmo lo dà tutta la gente che elogia e continua a sostenerci».

Dopo quarant’anni, una storia destinata a continuare: un cuore che batte e che farà ancora tanto bene in città.