Ladri di biciclette in azione a casa del sindaco. Qualche mese fa, sempre ad Angera, i ladri avevano già asportato una bicicletta, poi ritrovata in un canneto, ma questa volta si sono superati portandone vie sette in un colpo solo. Tutte le biciclette di famiglia sono state arraffate da ignoti che in un lampo si sono dileguati.
I fatti si sono svolti qualche giorno fa, ma la notizia si è diffusa solo nelle ultime ore. Secondo una ricostruzione sommaria dell’accaduto, i ladri si sono impossessati delle biciclette dopo aver tagliato la rete di protezione del giardino dell’abitazione del sindaco. Potrebbero aver agito più soggetti anche se nessuno avrebbe notato nulla, anche perché la zona nella quale vive il primo cittadino con la sua famiglia è piuttosto appartata. Una circostanza estremamente favorevole per i ladri delle “due
ruote” che si sono intrufolati all’interno del giardino puntando dritti alle bici custodite nel garage. Un’azione fulminea e probabilmente ben coordinata, alla quale potrebbero aver preso parte forse più di un soggetto. Ma si tratta di circostanze sulle quali si sta ancora investigando. Resta il fatto che i ladri di bici hanno asportato mountain bike e biciclette da passeggio più o meno recenti e le hanno caricate all’esterno, probabilmente a bordo di un furgone o di un altro mezzo piuttosto capiente. Poi se la sono svignata, facendo perdere le proprie tracce. Come detto, già nel recente passato qualcuno aveva portato via una bicicletta dal giardino del sindaco, ma in quella circostanza i passanti la ritrovarono.
«Sarebbe utile in queste circostanze – spiega il primo cittadino – contattare tempestivamente le forze dell’ordine ed evitare di inquinare la scena del furto in modo da favorire possibili accertamenti scientifici che potrebbero essere molto utili per risalire ai responsabili del furti. Potrebbero essere molti gli elementi investigativi utili a partire ad esempio dai mozziconi di sigarette abbandonati sul posto, ma anche altro. Penso ad esempio a delle macchie di sangue che potrebbero disperdere magari tagliandosi mentre tentano di passare attraverso una rete che hanno forzato».
Ci sono anche altri aspetti sui quali poter intervenire: «Penso ad esempio alle telecamere – sottolinea – anche a piccole videocamere domestiche facilmente acquistabili ai grandi magazzini. Tutto potrebbe essere utile».
Della vicenda si stanno occupando i carabinieri della stazione di Angera. I militari stanno raccogliendo gli elementi necessari per ricostruire con esattezza la dinamica dei fatti.