I ladri hanno il pollice verde Incetta di attrezzi a Viggiù

VIGGIU’ Ladri dal “pollice verde” a caccia di attrezzi da giardino hanno saccheggiato il magazzino della ditta Martinelli in via Bertini in località Piamo di Viggiù, portando via una refurtiva complessiva superiore ai diecimila euro.
Due furti nel giro di poche ore: la prima incursione è avvenuta infatti tra mercoledì e giovedì, la seconda si è verificata poche ore più tardi, tra giovedì e venerdì. Fatto sta che a stretto giro di posta i “ladri

giardinieri” hanno asportato una consistente quantità di attrezzature utilizzate dagli appassionati del giardino. La ricostruzione dell’accaduto è piuttosto chiara: i ladri, senza essere notati da nessuno, sono entrati nel capannone di via Bertini. Hanno approfittato della zona un po’ isolata: si tratta, infatti, di un’area riparata proprio al confine con i comuni di Bisuschio e Besano. I malviventi, dopo aver forzato l’ingresso del magazzino, si sono diretti verso gli attrezzi. In pochi minuti sono riusciti a portarsi via un’ampia attrezzatura costituita da decespugliatori, motozappe, rastrelli, innaffiatoi, zappe, sparachiodi e quant’altro.

La loro permanenza all’interno del magazzino non deve essersi protratta molto a lungo: il tempo necessario per recuperare e caricare il bottino da giardinaggio. A questo punto, con il consistente carico di attrezzi da lavoro tra le mani, i ladri sono fuggiti a bordo di un furgone. Si tratta di un ampio Fiorino di proprietà dell’azienda di giardinaggio. Dopo aver messo a segno il primo colpo, la banda è però tornata a finira l’opera: evidentemente non paghi del bottino racimolato in occasione della prima incursione i professionisti del giardinaggio sono tornati a fare tappa a Viggiù. La dinamica è identica a quella di qualche ora prima. Dopo aver forzato il magazzino i ladri sono entrati asportando gli attrezzi che non erano stati rubati nel primo furto.

Dopo aver completato il lavoro, rubando qualche altro rastrello, gli intrusi sono scappati senza essere visti da nessuno. Sull’episodio stanno indagando i carabinieri. Si sta ancora quantificando la refurtiva complessiva. Molto probabilmente l’attrezzatura da giardino rubata è già confluita in qualche mercato abusivo dell’est Europa. O magari è finita in qualche nascosta campagna della zona dove difficilmente verranno effettuati dei controlli da parte delle forze dell’ordine. Gli investigatori stanno tentando di ricostruire nel più breve tempo possibile la dinamica esatta dell’accaduto in modo da chiarire anche le circostanze del furto.

b.melazzini

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