I Legnanesi tornano alle origini con “La finestra sui cortili”. Il debutto della nuova rivista della storica compagnia di Legnano è come da tradizione al teatro di Cassano Magnago.
Da domani a domenica 9 novembre, nell’Auditorium di piazza San Giulio, la Teresa, la Mabilia e il Giovanni sono pronti a conquistare una nuova stagione di successi con l’intramontabile dialetto, la rivista e i “pover crist” che faticano a tirare avanti.
La famiglia Colombo e le donne del cortile tornano con le loro divertenti avventure per regalare ancora un paio d’ore di serenità.
«Con questo nuovo titolo abbiamo voluto reinserire il discorso del cortile, rispetto alle problematiche affrontate negli ultimi anni: un po’ per tornare alle storie delle nostre radici – racconta Antonio Provasio, la Teresa sulla scena, autore dei nuovi testi – Sul palcoscenico riportiamo i cortili, insieme, nella seconda parte, all’attualità, a quel doversi arrabattare in qualche modo con questa crisi che schiaccia il nostro Paese».
/>Ecco che i Colombo diventano imprenditori alle prese con un chiosco di giornali, anche se adesso con l’online la battaglia è dura.
«Ne vedrete delle belle. La Teresa e famiglia avranno a che fare anche con prodotti come l’aloe, prodotti naturali, innovativi. Con l’arrivo di Expo e di conseguenza la multietnicità volevamo ricordare le nostre radici, per non dimenticarci da dove arriviamo. Il tutto condito con i balletti di Enrico Dalceri, la Mabilia».
Pare che tra scenografia e accompagnamento musicale Dalceri quest’anno faccia faville con canzoni molto orecchiabili, di quelle che rimangono nella testa dello spettatore a lungo.
Che dire del Giovanni? Lui farà sempre da collante: «È il personaggio più bistrattato: la Teresa gli augura sempre di morire, ma poi guai a chi glielo tocca».
Un ruolo più ampio avrà anche la Pinetta, interpretata da Alberto Destrieri: «Chi meglio di lei può tornare a parlare dei cortili di una volta?».
Quello proposto per il nuovo spettacolo è un titolo dal sapore hitchcockiano: porta alla mente que “La finestra sul cortile” del 1954. «L’idea arriva proprio da lì. Quest’anno non abbiamo un titolo di Felice Musazzi, ma il richiamo è proprio a quella finestra da cui James Stewart vede cosa succede dall’altra parte del cortile: per i Colombo sarà un vedere cosa accade nella nostra Italia».
Da quella finestra si assisterà a un furto e nella seconda parte dello show all’Italia bistrattata, in crisi. C’è anche un messaggio positivo: «Proveremo a fare gli imprenditori: basta scappare, per rifare l’Italia occorre mettersi in gioco e tornare alle nostre origini. La Teresa ha un nuovo detto: un popolo senza radici, il vento lo spazza via».
Il cortile dunque come luogo di aggregazione e condivisione per provare insieme ad andare oltre i problemi di questa Italia che non riesce a risollevare la testa.
«Come il popolino italiano ci si arrabatta nello stare insieme e risolvere i problemi, senza chiudersi in casa, senza esiliarsi e scappare dall’Italia abbandonando la nave prima che affondi».
Si preannuncia dunque un anno scoppiettante per i Colombo, che subito dopo Cassano Magnago saranno protagonisti al Teatro Verdi di Firenze, poi torneranno dalle nostre parti con tappe a Legnano e a Varese, e per l’ultimo dell’anno saranno protagonisti al Teatro Nazionale di Milano (fino a fine febbraio). «La nostra è l’unica compagnia che riesce a stare in cartellone a Milano per due mesi e di questo vogliamo assolutamente ringraziare il pubblico che ci viene a trovare, e a cui speriamo di regalare uno spicchio di felicità, un paio d’ore di relax, facendolo ridere senza parlare di politica e volgarità».
I biglietti sono in vendita a 35 euro. Info: Teatro Cassano Magnago, tel. 0331.200151.