«I marciapiedi fanno schifo». Il giorno dopo la nevicata a Varese, che ha causato disagi e rallentamenti i varesini sono sul piede di guerra. Spazzate le strade del centro cittadino, non senza disagi, restano i marciapiedi da pulire.
«È inconcepibile che a fronte di una perturbazione annunciata da giorni il comune di Varese non abbia utili a restituire nel minor tempo possibile un aspetto decoroso e sicuro ai marciapiedi della città di Varese o a zone pubbliche molto frequentate come ad esempio, le aree limitrofe alle scuole o il piazzale prospiciente la stazione Nord. La carenza di pulizia di tali luoghi può causare gravi danni ad anziani e bambini oltre che impedire a persone con disabilità di circolare liberamente per la nostra città: mi auguro che chi di dovere possa al più presto rimediare a tale s grave mancanza che, solo per avventura, non ha già causato feriti o danni a persone».
Così in una nota la presidente dell’Associazione Articolo Tre Varese , anche a nome del direttivo del sodalizio varesino che ha fra la sue attività principali l’attenzione al mondo della disabilità ed ai più deboli e fragili rispetto all’assoluta incapacità mostrata dall’amministrazione comunale varesina di affrontare, in modo adeguato, le conseguenze della perturbazione nevosa che ha interessato la città di Varese fra le giornate di domenica e lunedì.
In molti l’altro ieri si sono lamentati proprio di questo: marciapiedi ghiacciati con una doppia scelta «camminare su una lastra di ghiaccio – spiegavano i pedoni in centro – con il rischio di spezzarsi una caviglia. O due ginocchia. Oppure scendere dal marciapiede e farsi investire».
Arrabbiati anche i commercianti che lamentano, in centro soprattutto, l’impossibilità per eventuali clienti di raggiungere gli esercizi commerciali. Lamentele arrivano anche dai genitori delle scuole di Belforte: «gradini a scuola ghiacciati. Noi paghiamo le tasse come tutti gli altri. Perchè l’accesso alla scuola è così conciato? Perchè il nostro istituto è abbandonato a se stesso?».
Marciapiedi e accessi a luoghi pubblici dunque nel mirino. Il Comune fa sapere che «Da questa mattina (ieri per chi legge) alle 5 oltre 40 uomini sono a lavoro per ripulire i principali marciapiedi della città». La stessa amministrazione aggiunge che «un po’ alla volta si sta intervenendo sulle centinaia di chilometri di percorsi pedonali presenti a Varese».
Palazzo Estense ricorda inoltre che nei giorni scorsi sono state effettuate salature preventive con oltre 200 tonnellate di sale e sabbia. «È un lavoro che richiede un po’ di tempo – si legge nella nota diffusa dall’Amministrazione comunale – comprendiamo il disagio dei cittadini ma non è realistico dopo una giornata di neve avere immediatamente tutti i percorsi puliti».
Il Comune fa inoltre presente «l’importanza di pulire i marciapiedi di fronte alle abitazioni private, lavoro che contribuirebbe notevolmente ad accelerare l’intervento comunale».
Il resto della provincia torna a vivere. Dopo 24 ore di black out torna la fornitura di energia elettrica in val Veddasca, a Curiglia e nei centri minori del Luinese rimasti senza luce.
L’interruzione dell’energia elettrica si segnalava dall’altro ieri sera a fronte della forte nevicata che aveva provocato la caduta di piante e di fili a media tensione in tutta la valle. Così le frazioni da Cadero a Indemini – nella valle Veddasca – e i comuni di Curiglia con Monteviasco, Dumenza e alcune altre località della zona erano rimaste al buio provocando l’ira dei sindaci.
«Oggi (ieri per chi legge) alle 18.41 la luce è tornata» ha annunciato il sindaco di Maccagno con Pino e Veddasca . L’Enel ha lavorato duramente per ripristinare le linee così da garantire riscaldamento, acqua calda e illuminazione pubblica di questi piccoli centri abitati di montagna.