I mezzi superano la prova E i milanesi fanno “oooh”

Test “facilitato” dal maltempo ma la formula ha raccolto consensi. Il viaggio tra le nubi affascina. Male i ristoranti: «Affari dimezzati»

Ferragosto al Sacro Monte: promosso a pieni voti. Il test, forse, non era proprio sotto pressione visto che la pioggia ha convinto molti a restare a casa o comunque a rinunciare alla vista al borgo, ma servizi e strutture si sono dimostrate pronte. A cominciare dall’idea di vietare la salita in auto sino al limitare della prima cappella. L’avamposto massimo di avvicinamento concesso è stato il piazzale dello stadio a Masnago. Primo punto segnato dall’amministrazione: un ampio, capiente, posteggio gratuito a tempo illimitato che per Varese è una novità assoluta. Da qui partiva il servizio navetta affiancato per l’occasione alla classica linea C. Si era detto una navetta ogni 15 minuti negli orari di maggior affluenza cioè dalle 9 alle 12. E così è stato.

La navetta è arrivata spaccando il minuto alle 9.45 di sabato mattina. La maggior parte di chi era in attesa si era munito del biglietto da un euro e 40 centesimi che, oltre al tragitto in navetta copriva anche quello in funicolare. Chi ne era sprovvisto ha potuto acquistare il titolo di viaggio sul bus. In tre minuti la navetta era stipata ed è partita alla volta della stazione della funicolare. Raggiunta in 12 minuti esatti.

Perché? Perché vietando la salita in auto si sono eliminate le code chilometriche usuali del gran pienone, la sosta selvaggia negli spazi riservati ai residenti con grande risparmio di multe. Giunti a destinazione gli aspiranti all’ascesa al Sacro Monte hanno trovato la funicolare pronta ad accoglierli. Una corsa ogni dieci minuti. E finalmente questo gioiello con stazioni liberty che regala una salita con vista mozzafiato e zero fatica. «Mio padre – racconta la milanese – da 50 anni, cioè da quando ci siamo trasferiti a Milano, non vede più questo posto nel quale da ragazzo saliva in bicicletta. Ha difficoltà deambulatorie, la funicolare ha realizzato un suo piccolo sogno: tornare in questo posto».

La salita ha acceso gli entusiasmi. Sbucare tra le nuvole basse come se si stesse volando ammirando i lampi di vallata che il breve diradarsi delle coltri regalavano ha entusiasmato tutti. «Non sapevamo nemmeno che esistesse» si dicono due coniugi. Mentre la figlia piccina grida: «Papà guarda, l’altro vagone ci viene addosso!». La piccola s’è rilassata con un grande «wooooow» quando effettivamente il vagone in discesa è sfilato senza far danni, salutando i turisti che tornavano a valle che hanno ricambiato con sorrisoni da cartolina. Nel borgo il maltempo ha creato un’atmosfera incantata. Freddo, pioggia e nuvole basse. Non fanno Ferragosto ma hanno il loro perché. Prima tutti a messa, messa solenne, interamente cantata, con la a benedire tutti, poi tutti al ristorante. Ecco il maltempo ha danneggiato i ristoratori, purtroppo. «Più della metà delle prenotazioni disdette- spiegavano – Ci eravamo organizzati in due turni per il pranzo. Ne abbiamo a malapena salvato uno. Questa pioggia è una maledizione». Il clima ha però conciliato gran piatti di polenta, cinghiale e funghi. E chi è arrivato in vetta, e gente comunque ce n’era, non ha disdegnato visite al Camponovo o al Museo Pogliaghi. Insomma date a un turista i mezzi per arrivare al Sacro Monte senza impazzire, promuovete la suggestione della funicolare, e i turisti arriveranno. Con il sole ancora di più.