Scintille a Venegono Superiore per la nomina degli assessori: la polemica è stata innescata dai rappresentanti di Venegono Sociale per i quali la squadra di governo è stata costruita secondo logiche partitiche che poco hanno tenuto conto delle competenze professionali. A finire nel mirino dell’opposizione c’è soprattutto la scelta di Onofrio Pirrone (Pdl) a discapito del leghista Michele Cremona: «Il primo risultato del post-elezioni è quello di ritrovarci a fare i conti con un’amministrazione che prende le sue decisioni in base agli accordi stilati sulla carta da gente che con Venegono non c’entra nulla e non al fine di ottenere il miglior risultato possibile nell’interesse del paese,
questo a dimostrazione di quanto Venegono sia di fatto un comune commissariato e con un futuro condizionato da accordi e spartizioni obbligate decise dalle sezioni provinciali di Lega e Pdl>. «Analizzando la distribuzione degli assessorati dell’amministrazione Crespi viene spontaneo chiedersi come mai all’interno della squadra ci sono persone preparate, con un bottino di settanta voti e oltre trent’anni di esperienza nel settore edilizio, come nel caso del consigliere Michele Cremona, ma l’assessorato ai lavori pubblici è stato assegnato a chi di voti ne ha presi 27 e nel settore vanta esperienza zero>. C’è spazio anche per la metafora politica: «Come se il Varese – insistono i rappresentanti di Venegono Sociale – comprasse Balotelli per tenerlo in panchina e far giocare Pupo. La risposta sta negli accordi presi dai “provinciali” di Lega e Pdl per correre insieme a Venegono: tu Lega prendi il sindaco e io Pdl mi prendo vice-sindaco e tre dei quattro assessorati. Un autentico “valzer delle cadreghe” che va ben oltre la considerazione e la valorizzazione delle caratteristiche possedute dalle persone proposte in lista agli elettori, una logica che annulla e immobilizza eventuali idee delle singole persone che, adeguandosi a questo gioco, diventano autentici burattini al servizio dell’interesse politico di una parte anziché di quello civico e sociale che coinvolgerebbe l’intera comunità venegonese». Sulla vicenda è intervenuto il vicesindaco Gianluigi Lorenzin (Pdl): «Il 13 giugno – spiega – in occasione del primo consiglio comunale uno dei punti di discussione era la relazione programmatica. Evidentemente quelle persone che ora criticano non era presenti in aula altrimenti avrebbero saputo il nostro punto di vista perché lo abbiamo spiegato chiaramente. C’è una parte politica e c’è una parte tecnica. La parte politica da indicazioni, fa le richieste, da gli indirizzi. La parte tecnica, rappresentata dai funzionari, ha il compito di eseguirli secondo le accortezze». Divisione dei ruoli: «La parte politica – insiste – è indipendente dalla qualifica professionale, nessuno ad esempio ha il diploma per fare il sindaco ma se vince le elezioni lo fa. Noi badiamo all’aspetto politico, i tecnici a quello tecnico. Secondo me è una questione pretestuosa, una questione personale con l’assessore Pirrone». .
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