– I pendolari “tifano” per il terzo binario fino a Rho. «I lavori comporteranno disagi, ma è l’unica soluzione possibile. Oggi, nelle ore di punta, i treni del passante arrivano ad un’occupazione media del 130%». Parola di , rappresentante del comitato pendolari Gallarate-Milano, che accoglie con un sonoro «finalmente» la notizia del via libera del Cipe al programma di esercizio ferroviario che prevede il potenziamento della tratta Rho-Gallarate. Il suo favore si aggiunge alle voci del consigliere regionale del Pd , che aveva parlato di «buona notizia per i pendolari che ogni giorno viaggiano su quella linea», e del responsabile trasporti di Legambiente Lombardia , che ha ricordato come sia «l’unica chance per aumentare l’offerta di trasporto pubblico».
I primi a riconoscerlo sono coloro che quotidianamente si siedono, se ci riescono, sui treni della tratta Rho-Gallarate, dove attualmente transitano le linee Regio Express Varese-Milano, Suburbano Passante S5, Regionali Domodossola-Milano e Luino-Milano, oltre agli Eurocity e ai treni merci. «Nel nostro quadrante – fa notare Raffaele Specchia del comitato pendolari Gallarate-Milano – transita un numero di passeggeri pari a quasi un terzo dei pendolari dell’intera Regione Lombardia e il passante ferroviario S5 è il più congestionato, con un’occupazione, nelle ore nelle ore di punta, pari al 130% dei posti a sedere, ben superiore al numero dei posti disponibili».
Insomma, «l’inadeguatezza strutturale» della linea, secondo Specchia, è «sotto gli occhi di tutti», sotto forma di disagi per i pendolari, che «spesso già dalle stazioni prima di Legnano, non riescono a salire sui treni» e che si trovano ad avere a che fare con una composizione dei treni, passanti e regionali, che sarebbe «al limite da un punto di vista normativo e tecnico». Di fronte a questa situazione di saturazione delle tracce ferroviarie, non resta che potenziare la linea con il terzo binario: «L’
alternativa è lasciare irrisolto il grave problema della mobilità, considerato che l’A8 è ormai satura e Milano non vuole più le auto come mezzo di trasporto principale – afferma il rappresentante dei pendolari – auspichiamo che il progetto vada avanti e giunga a realizzazione in tempi rapidi, nonostante i disagi e i costi a cui dovremo far fronte perché riteniamo sia l’unica soluzione possibile per un futuro migliore dei pendolari».