– Era il 1977 quando grazie anche alla volontà dell’allora coadiutore l’oratorio di via Legnani acquistò quella che poi sarebbe diventata la casa vacanze, estive e invernali, di tantissimi ragazzi. L’operato di tanti volontari che si sono avvicendati negli anni, prestando il proprio tempo, il proprio entusiasmo e competenze ha permesso che questa struttura fosse sempre pronta e adeguata ad ospitare i giovani dell’oratorio. Acquistata in completo stato di degrado, quello che si chiamava “Albergo monte Agaro” si è trasformato in breve tempo in “Casa saronnese monte Agaro”.
Tante generazioni di saronnesi sono passati in quel posto, allora ragazzi e oggi padri di famiglia o pensionati che portano nel proprio cuore i tanti momenti vissuti. Partita come la casa della Parrocchia di S. Pietro e Paolo, negli ultimi anni è diventata la casa delle parrocchie di Saronno. Tutti la chiamano però la “Casa del Brocon”, dal nome del passo dove si trova, in Trentino.
Il mese di settembre è stata l’occasione di festeggiare lo storico traguardo dei 40 anni di vita della struttura: così una cinquantina di persone che a loro modo hanno fatto la storia di questo luogo (accompagnatori, cuochi, educatori ma anche chi ha contribuito al restauro) si sono ritrovati per una giornata dedicata all’evento: c’era anche, più “maturo” ma con lo stesso entusiasmo di allora, anche don Giorgio, che ha celebrato la messa nella chiesa principale di Castello Tesino, a pochi chilometri.
«È stata una giornata davvero fantastica, per noi tanti ricordi e aneddoti che sono improvvisamente riaffiorati dalla mente – ha detto don Giorgio – non dobbiamo mai far perdere vitalità a queste rocce, dando loro la vita e l’entusiasmo che solo noi come pietre vive, possiamo portare a chi incontriamo. Questo è l’augurio e l’impegno che chi cerca di fare del proprio meglio nel portare avanti l’opera iniziata 40 anni fa si è fatto carico di tramandare nel tempo, oggi come allora, perché il frutto rimanga».
Parole che trovano riscontro anche oggi, nel 2017, a 40 anni di distanza: quando ogni estate e ogni inverno i volontari partono da Saronno in direzione del passo del Brocon, a 400 chilometri di strada. Sono i giovani, nuovi volontari, ma anche alcuni “anziani”, quelli cui è rimasto questo posto nel cuore e non hanno la minima intenzione di mancare a una vacanza che ogni volta diventa indimenticabile.n