La voglia di partecipare, ma anche l’idea di vedere il “dietro le quinte” di questo evento: sono questi i motivi per cui , venticinquenne di Mornago e studentessa di lingue orientali all’università Ca’ Foscari di Venezia, ha scelto di essere nella schiera dei volontari di Expo.
Anche lei, insieme ad oltre 300 varesini si è candidata per essere una dei volontari coinvolti nei sei mesi della kermesse milanese: si alterneranno, su turni di quindici giorni, per dare supporto all’interno e all’esterno dei padiglioni.
«Mi è piaciuta l’idea di poter vedere cosa succede a livello organizzativo in un evento così grande – dice – e poi ho un grande interesse per le culture straniere, come testimoniano i miei studi».
Maddalena, nonostante la giovane età, ha messo via già un po’ di pezzi di un suo personale puzzle, fatto di intercultura e volontariato.
Dopo il liceo linguistico per lei la scelta è stata quella di frequentare l’Università a Venezia. «Mi interessavano – racconta – la lingua il diritto e la cultura araba. A Venezia ho trovato il corso di studi adatto e al suo interno sono anche maturate alcune esperienze importanti per il contatto che mi hanno permesso di avere con altre culture e con il mondo del volontariato ». La prima esperienza la ha portata a passare tre mesi in Israele, a Gerusalemme.
«Qui – racconta – ho avuto l’opportunità di dare una mano in una redazione locale gestita da volontari: era il periodo a cavallo tra il 2010 e il 2011 ed è stata una esperienza molto bella e che mi ha insegnato molte cose rispetto a quelle che avevo studiato sui libri».
Poi, l’autunno scorso, è arrivata una seconda opportunità, quella di assumere il ruolo di osservatore in occasione delle elezioni tunisine nei seggi aperti sul territorio italiano. «La proposta è arrivata attraverso una associazione – racconta Maddalena – Nei giorni del voto sono stata presso un seggio allestito a Varese per dare la possibilità ai tunisini che abitano qui di partecipare al voto».
Un modo per impegnarsi in un contesto di cittadinanza attiva e di mettere a frutto quello che nelle aule universitarie si vede da lontano.
«Non è stato per nulla facile – racconta – anche perché non sempre era semplice comprendere quello che le persone si dicevano, magari utilizzando dialetti locali. Ma è comunque stata una opportunità che ho avuto per conoscere da vicino anche questi aspetti». Il suo vero tirocinio nel mondo del volontariato Maddalena lo ha fatto però da giovanissima e dietro casa: partecipando alla organizzazione dell’Albizzate Valley Festival con l’associazione giovanile Mega (movimento espressivo giovanile albizzatese) in qualità di socia del sodalizio.
«Essendo ora lontana per motivi di studio non è facile – racconta – tener dietro all’impegno che è davvero diventato tanto con il passare degli anni e la crescita dell’evento». Un evento che più di ogni altro dimostra la vitalità e la voglia di fare di un gruppo di giovani che, da undici anni, pensa e organizza quattro giorni di kermesse estiva, riscuotendo successo e affetto crescente del pubblico.
Per Maddalena questo non è comunque l’unico impegno che è riuscita a mantenere a livello locale tra esami e frequenze.
«A Mornago – dice – sono impegnata con la Pro Loco e il Csi Montonate per l’organizzazione della festa che si svolge ogni anno a maggio. Un impegno piccolo rispetto a quello dell’organizzazione del festival di Albizzate».
Ed ora per lei si apre la possibilità di entrare in un mondo decisamente ancora più grande, quello dell’Expo dove potrà vivere il dietro le quinte, ma anche portare un pezzetto della sua storia.