I ravioli di Sesto Calende conquistano anche i cinesi

Non solo Jiaozi cotti a vapore e ripieni di carne: ai cinesi piacciono anche i ravioli al persico di lago e gamberi di fiume di IloveSestoCalende. Lo conferma il gruppo folkloristico cinese Beijing Dance Company, giunto in città e ospite del Comune di Sesto Calende e dell’Associazione Commercianti per una settimana, che parteciperà alla Festa in Piazza di sabato 6 luglio. Si tratta del gruppo folk più importante della Repubblica Popolare Cinese,

che avrebbe dovuto esibirsi con i gruppi provenienti da San Giovanni Rotondo e dalla Polonia durante il Festival Internazionale di Sesto Calende. Ma essendo stata sospesa questa iniziativa, i commercianti non se la sono sentita di lasciarli a casa, ma hanno deciso di invitarli ad un’altra festa in città. «Vedremo queste belle signore orientali ballare e cantare» spiega Susy Milani de La Casa della Pasta Fresca. «Il divertimento è assicurato, infatti hanno già registrato un buon successo la scorsa settimana al Festival Internazionale di Galliate, nel novarese». Il gruppo in questa settimana assaporerà le specialità italiane: soprattutto ravioli, lasagne e crespelle fresche preparate da Susy. I commercianti sestesi in questo periodo sono particolarmente scatenati e le proposte per turisti, visitatori e sestesi sono pronte ad accontentare proprio tutti. A cominciare dalla citata festa di piazza di sabato, che si svolgerà nella centralissima piazza Garibaldi con spettacoli della Beijing Dance Company e di ADDS Tony Rose (cuola di danza di Vergiate), musica con la Slow Go Band (rock anni Sessanta/Settanta), il Corpo Musicale G. Colombo di Sesto, il Coretto Beato Piergiorgio Frassati dell’oratorio cittadino, stand gastronomico dalle ore 18 con le succulente golosità di Gianni Macelar e stand della Sestese Calcio. Da non dimenticare poi la Sesto Live Music 2013, che ogni giovedì (dal 4 luglio dalle 18 alle 22 in piazza Cesare Abba) colorerà l’estate sestese a suon di folk, blues e rock americano. Primo concerto in cartellone: quello di Lorenzo Bertocchini.

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