I segreti del direttore sportivo perfetto

Simone Morandi, intervistato nell’ambito del progetto Faceball, ci parla del suo lavoro da ds alla società di Promozione Busto 81

Ambizione e passione per scrivere un’altra pagina di storia del Busto 81. Simone Morandi, direttore sportivo della formazione biancorossa, arrivato quest’estate dopo le esperienze a Cairate (l’anno scorso) e Mozzate (nei tre anni precedenti), ci racconta questo splendido inizio di stagione della squadra guidata da Paolo Crucitti, in cima alla classifica dopo 9 giornate: 20 punti, frutto di 6 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta, e la certezza di voler dare battaglia fino in fondo per il titolo del girone A di Promozione.

La società ci ha chiesto di costruire una rosa che potesse migliorare il risultato ottenuto nella passata stagione, chiusa a ridosso della zona playoff: l’obiettivo è quindi entrare nelle prime cinque. Il mister ed io però non abbiamo intenzione di porci limiti: vogliamo provare a vincere il campionato. Obiettivo uguale anche per la juniores (partita alla grande tra gli juniores provinciali nel girone di Legnano: primo posto con sette vittorie e un pari) che vogliamo portare nelle categorie regionali. Speriamo di centrare entrambi gli obiettivi.

Il direttore generale Carmine Gorrasi mi ha contattato per due stagioni di fila, ma due anni fa preferii rimanere a Mozzate e l’anno scorso ho lavorato a Cairate. La corte del dg però è diventata ancora più serrata questa estate e ho deciso di accettare questo importante e ambizioso progetto. Ho trovato una dirigenza giovane e con grande voglia, e una società e un ambiente carichi di entusiasmo. L’anno scorso è stato il primo del Busto 81 in Promozione: centrare l’Eccellenza ci permetterebbe di scrivere un’altra pagina della storia di questo club.

È un grande piacere per me ritrovare il mister: a Mozzate arrivò in corsa e fu protagonista di una strepitosa scalata. Crucitti è contento della squadra che gli è stata affidata, cambiata quasi radicalmente (sono solo 5 i giocatori rimasti rispetto alla passata stagione). È riuscito a dare da subito un’impronta chiara, trovando la “quadra” e la giusta amalgama: il gruppo è unito fuori e in campo lo dimostra. Sapevamo di aver trovato dei giocatori forti, ma la squadra ha cominciato a lavorare insieme solo ad agosto: non era certo facile riuscire a partire in questo modo. Il 4-3-3 del mister sta funzionando alla grande. Avanti così: ci crediamo.

Penso ci siano cinque squadre, noi compresi, che hanno qualcosa in più e che quindi possono darsi battaglia. Il Cairate, che ha grande storia e da anni compete ad alto livello anche una categoria più su, che può contare su un allenatore di grande capacità ed esperienza (Pasquale Curatolo) e ha una società davvero ben gestita. Domenica ci hanno battuto in casa nostra e li ho visti molto bene: saranno un avversario molto tosto con cui confrontarsi. Insieme a loro sicuramente anche il Magenta, passata recentemente sotto la guida di un altro ottimo allenatore, Alfio Garavaglia. A completare il quadro Castellanzese e Olimpia Ponte Tresa, che possono contare su rose di prim’ordine. Non vedo una favorita: per arrivare in fondo conteranno la cura dei dettagli e anche un pizzico di fortuna.

Dico la mia, da ultimo arrivato: credo di essere tra i più giovani a ricoprire questo ruolo. Credo innanzitutto sia necessario avere grande passione e metterci molto impegno: penso che chiunque sia capace di riconoscere talento, serietà e determinazione possa farlo. In queste categorie serve girare molto, vedere tante partite e quindi giocatori. È poi necessario comportarsi onestamente, rispettando la società e le persone che ne fanno parte: con il giusto equilibrio e trasparenza, bisogna riuscire ad essere un punto di riferimento tra società e tesserati.

Faceball è un’idea molto interessante, che sembra già vista ma così non è. Credo sia qualcosa di assolutamente innovativo per il grado di completezza che nel tempo potrà raggiungere: sarà una grande banca dati a cui ogni dirigente potrà appoggiarsi per avere informazioni, curriculum e contatti. Un’ottima base di partenza per poi muoversi di persona, guardare e conoscere i giocatori. Lo trovo uno strumento potenzialmente funzionale e immediato. Per i giocatori poi è un’ottima vetrina, dove mettersi in mostra per farsi conoscere.