I trentenni scappano da Gallarate

La città ha perso una generazione: dal 2004 al 2013 più di 3mila persone tra i 25 e i 40 anni hanno fatto le valigie e sono andate a vivere fuori città. Motivo? I prezzi delle case.

Sono numeri impressionanti quelli elaborati dall’anagrafe comunale. Nel 2004 a Gallarate vivevano più di 11mila persone di età compresa tra i 25 e i 40 anni, alle quali si aggiungevano 1.687 stranieri. Dieci anni più tardi, i residenti della stessa fascia di età sono scesi a poco più di 8mila.

Fanno 3mila persone in meno, quasi come se la città avesse perso un rione. Dato impressionante, compensato solo in parte dal fatto che il numero di immigrati è raddoppiato, superando proprio le 3mila unità. Il fatto è che i gallaratesi lasciano i Due Galli.

Forse anche per questo motivo il sindaco ha rinunciato al quinto asilo nido promesso in campagna elettorale: quando si è insediato, non ha trovato nemmeno un bimbo in lista d’attesa.

Ma perché i gallaratesi se ne vanno? Perché le case costano troppo. Lo sa bene la 34enne , che quattro anni fa è andata a convivere con il 37enne , diventato suo marito lo scorso anno. «All’inizio abbiamo cercato a Gallarate, poi i miei avevano questa casa a Vizzola Ticino e ci siamo trasferiti lì».

L’intenzione, però, era quella di tornare in città. Quando hanno provato a riaffacciarsi sul mercato, però, hanno dovuto cambiare idea: «Se ti sposi, non ti serve un monolocale. Abbiamo cercato in rete e la sensazione è quella che se ti sposti fuori, ad esempio a Cardano al Campo, riesci a comprare qualche metro quadro in più».

Contratto a tempo indeterminato lui, precaria invece lei, non sono riusciti a trovare a Gallarate una casa per le loro esigenze. Eppure non hanno preferenze particolari né sulla tipologia di appartamento, né sul quartiere.

Vale lo stesso per un’altra coppia, dove invece è la moglie ad avere il posto fisso. «Ho sempre vissuto a Gallarate, ma non ho trovato un’abitazione da acquistare – racconta la 32enne – due delle tre soluzioni appetibili che abbiamo trovato stavano a Cardano e abbiamo preso la più grande, in periferia». Praticamente al confine con Casorate Sempione.

Quando insieme al marito 28enne si è affacciata in agenzia, «il nuovo non l’abbiamo nemmeno considerato. Ci hanno detto chiaramente che per il nostro budget era impensabile». Anche “accontentandosi” dell’usato, però, la risposta non è cambiata: dovevano abbandonare la città.

E come loro, altri 3mila gallaratesi se ne sono andati. Eppure «quando mi chiedono di dove sono, rispondo di Gallarate. E un po’ mi pesa, ad esempio, non poter votare per eleggere il sindaco». Un diritto di voto che non tutti, in città, si possono permettere.n

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