MORNAGO L’aveva detto e lo ha fatto. Il sindaco di Mornago Paolo Gusella farà pagare agli studenti i costi di riparazioni dell’ennesimo vandalismo a scuola. L’ultimo raid ai danni dei bagni dell’istituto comprensivo è la goccia che ha fatto traboccare il vaso: ignoti l’altro giorno hanno fatto nuovamente a pezzi i bagni delle scuole medie provocando un danno di oltre tremila euro.
Questa volta, però, a saldare il conto saranno, almeno parzialmente, gli alunni. Il Comune girerà
la fattura alle scuole e ai ragazzi toccherà contribuire con una cifra simbolica. E così per colpa di qualcuno pagheranno tutti. A meno che gli autori della bravata non si facciano avanti assumendosi le proprie responsabilità. Di certo c’è che per una volta gli allievi verranno responsabilizzati toccando con mano, anzi pagando di mano propria.
«Personalmente – dice il sindaco Paolo Gusella – sono costernato da quello che sta succedendo. Non ci sono parole, si tratta di fatti inqualificabili. Neanche il tempo di intervenire per riparare i vecchi danni e già abbiamo dovuto registrare i nuovi. Non è accettabile, stiamo parlando di una struttura che appartiene alla collettività, che senso ha danneggiarla in quel modo?».
Qualche mese fa, infatti, alcuni ignoti alunni delle scuole medie di Mornago si erano già distinti per le devastazioni messe in atto nei bagni. Danni consistenti che il Comune aveva riparato con tempestività alla vigilia del nuovo anno scolastico. Nella circostanza il sindaco Gusella e l’assessore alle Manutenzioni Fabio Minonzi avevano diffuso tra le famiglie degli alunni del paese una lettera nella quale, esprimendo il grande rammarico per quello che era accaduto, le avvertivano dicendo che i futuri danni sarebbero stati ripagati dagli stessi allievi.
Detto, fatto. Negli ultimi giorni la situazione si è ripetuta. I vandali hanno preso di mira i bagni danneggiando i rubinetti e devastando le assi in legno e le vaschette in ceramica dei sanitari. «Pagheranno in parte i ragazzi – tuona l’assessore Minonzi – questa volta è sicuro. Per il resto contribuirà il Comune. Dobbiamo ancora decidere la quota, magari 10-20 euro simbolici ma tutti dovranno essere responsabilizzati. Non è accettabile che accadano cose di questo tipo in una scuola. Mi chiedo come sia possibile che neanche i genitori siano in grado di educare questi ragazzi a rispettare i beni della collettività. Danneggiarli vuol dire creare un danno a tutti quanti».
«Questa volta hanno veramente oltrepassato il limite. Certe situazioni – conclude l’esponente della Giunta – non devono più ripetersi perché non è normale dover continuare a spendere dei soldi pubblici per questi danni».
b.melazzini
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