«Una famiglia allegra e semplice, molto unita e simpatica». I vicini di casa del condominio di via Chiavenna 18 a Besozzo, dove la famiglia Colombo abitava da diversi anni, sono sconvolti per quanto accaduto a papà Fabrizio e ai piccoli Luca e Martino.
Difficile trovare le parole davanti ad una tragedia di queste proporzioni. Appena appresa la notizia, i vicini si sono recati a casa della signora , moglie e mamma delle vittime, prima che partisse per il luogo dove la tragedia si è consumata, per cercare di darle un minimo di conforto e di vicinanza. Tutti in via Chiavenna sono ancora increduli per la tragica morte di Fabrizio e dei suoi bambini. «Siamo tutti sotto choc – racconta una vicina di casa – era una famiglia allegra e simpatica; il bambino più piccolo era davvero un amore, sono davvero sconvolta».
La famiglia Colombo era conosciuta da tutto il vicinato. «Erano molto espansivi, non potevi non conoscerli e non sapere della loro grande passione per il motocross; Fabrizio aveva corso da giovane e aveva trasmesso ai figli questo hobby» prosegue la vicina. Quasi in tutti i fine settimana, la famiglia, o una parte di essa, partita con la roulotte per andare a seguire le gare di motocross regionali. «Vedevo spesso Fabrizio che preparava o puliva la roulotte che aveva acquistato da un paio d’anni –
ricorda un altro vicino – prima avevano un cavalletto coperto con cui trasportavano la moto di Luca». La roulotte veniva preparata e caricata nella mattinata di sabato e poi nel pomeriggio si partiva per la destinazione di gara, esattamente ciò che è successo ieri l’altro. Fabrizio aveva griffato la sua roulotte con il marchio dell’Husqvarna di cui era grande tifoso e appassionato. «A volte è capitato che andassero via tutti e quattro, mentre quando Martino era più piccolo stava a casa con la mamma» racconta la vicina.
Il destino ha voluto che questa volta Licia stesse a casa. Una bella famiglia unita che la sorte ha spezzato. I vicini ieri pomeriggio, dopo aver appreso la notizia in mattinata, ne hanno parlato a lungo tra loro, cercando di farsi forza a vicenda. «Siamo tutti scioccati, è una tragedia terribile – prosegue – a volte siamo stati a cena a casa loro; anche i due figli erano molto simpatici ed educati. Anche a tavola, l’argomento preferito era sempre la moto ed in particolare il motocross». Luca si era fatto male ad una spalla e non poteva gareggiare. «Questo non lo aveva scoraggiato però – rammentano i vicini – aveva una grande forza d’animo e la passione per il motocross prevaleva su tutto; si divertiva molto ad andare a vedere le gare per imparare anche e migliorarsi». Una passione che purtroppo un tragico destino ha deciso dovesse costare la vita a lui, al suo fratellino ed a suo padre.
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