Salvatore Iacolino ha rassegnato ieri sera la dimissioni da allenatore del Varese. Qualche scricchiolio era noto già da giorni ma la decisione arriva in maniera abbastanza sorprendente: l’esperto tecnico lascia dopo una prima fase di stagione molto deludente in cui il Varese ha raccolto 20 punti in 16 giornate.
Al suo posto è stato promosso in prima squadra Paolo Tresoldi, da due stagioni tecnico della Juniores biancorossa. Sui canali ufficiali della società Iacolino ha avuto ringraziamenti per tutti: «Voglio ringraziare la società che mi ha cercato e voluto, in particolar modo Paolo Basile, persona splendida con la quale ho un ottimo rapporto; ringrazio la tifoseria che non ha fatto mai mancare il suo supporto, i ragazzi, lo staff e la stampa. Per me è stato davvero un onore allenare in questo club cui auguro le migliori fortune».
Tresoldi dirigerà il suo primo allenamento alle 14.30 allo stadio Franco Ossola ed esordirà in panchina domenica pomeriggio alle 14.30 a Castellazzo Bormida. Contattato in serata, Iacolino commenta in maniera molto serena l’addio: «Questa è una decisione che avevo in testa da tanto tempo, ma non nasce da un motivo particolare. È una scelta mia e nulla di più. Ci tengo a ringraziare tutti perché mi sono trovato davvero bene in questi mesi».
Il campionato di basso profilo ha sicuramente influito nelle decisioni finali: «Certo, mi sarei aspettato un campionato di alta classifica. Ci siamo lasciati molto bene con la società senza alcuna acredine, sono onorato di aver allenato il Varese anche se speravo andasse meglio. Ora voglio fare un grosso in bocca al lupo a Paolo Tresoldi, e poi mi riposerò un po’. Ho viaggiato così tanto in questi anni che se ora mi riposo un po’ è solo un bene».
Dal canto suo, poche ore dopo la nomina, Paolo Tresoldi ha commentato così la promozione ad allenatore della Serie D: «Conosco bene i ragazzi visto che c’è stata sempre una gran collaborazione tra la prima squadra e il settore giovanile. Ovviamente la prima cosa che farò è parlare con la squadra prima dell’allenamento e ascolterò quello che vorranno trasferirmi. Mi dispiace che mister Iacolino abbia preso questa decisione, ma d’altro canto sono molto felice che la società
abbia scelto me per succedere a lui. Per me che sono varesino è un sogno che si realizza e cercherò di mettere tutto me stesso a disposizione della squadra. Ora quello a cui penso è che abbiamo solo tre giorni per preparare la trasferta di domenica e quindi cercherò di tirare fuori il meglio da ciascuno perché tutti possono dare qualcosa alla causa Varese. Se farò cambiamenti? Prima voglio condividere le mie idee con i ragazzi poi penseremo anche a eventuali cambiamenti».
La situazione di classifica del Varese, ormai senza veri obiettivi se non quello di evitare i playout ed arrivare tranquillamente al termine della stagione, consente un cambio in panchina in prospettiva.
Si, ma quale prospettiva? Dal fronte societario non arrivano novità, anche se Piccolo e Basile contano di dare qualche risposta concreta ai tifosi entro domani sera. Inevitabilmente la decisione di Iacolino altro non fa che alimentare i dubbi su una situazione che non è certo idilliaca, e potrebbe essere solo il primo tassello di un domino di addii.