Una lunga fedina penale – dal possesso di droga alla guida senza patente – e post pro-Ucraina e critici di Donald Trump. Ryan Wesley Routh, il 58enne delle Hawaii sospettato di voler uccidere Donald Trump, sui social era molto attivo.
Originario del North Carolina, Routh si è trasferito alle Hawaii nel 2018, dove ha aperto una società di costruzioni per la realizzazione di strutture per i senzatetto. “E’ un uomo onesto e gran lavoratore. Non so quello che è accaduto in Florida: da quello che ho sentito non sembra la persona che io conosco”, ha detto il figlio Oran. L’uomo ha anche una figlia: l’auto su cui è stato fermato era intestata proprio a lei.
Da anni donatore di candidati e cause democratiche,
Routh è politicamente attivo sui social. Alle elezioni “in gioco c’è la democrazia e non possiamo fallire”, ha scritto su X il 22 aprile, ricorrendo alle parole spesso usate da Joe Biden in campagna elettorale. Nello stesso giorno ha consigliato proprio al presidente, che allora era ancora candidato, di far ruotare la sua campagna intorno all’idea di una “America democratica e libera” perché Trump “vuole rendere gli americani schiavi contro i padroni”.
Dopo il tentato assassinio dell’ex presidente a Butler, Pennsylvania, Routh ha invitato Biden a visitare le vittime dei colpi di Thomas Crooks e partecipare al funerale del pompiere ucciso. “Trump certamente non lo farà. Mostra al mondo cosa fanno i veri leader”, ha scritto su X, dove ha dichiarato di aver visitato Kiev e di voler, se fosse permesso, combattere nelle prime linee. Rispondendo a un tweet di Elon Musk, poi ha rincarato la dose sull’Ucraina: “Vorrei comprare uno dei suoi missili e caricarlo con una testata per la mansion di Putin nel Mar Nero per finirlo. Se può dirmi il prezzo per favore, può essere anche vecchio e usato”.
(Fonte Ansa)