Sono passati 25 anni: quando, ancora studente, lavora come rappresentante di libri nel campo della formazione. La multimedialità era ancora lontana; oggi non se può fare a meno. Vocazione educational sempre in primo piano. La Dani 2000 nasce così: sette tra titolari e collaboratori più una fucina di imprenditori artigiani pronti ad intervenire quando il lavoro lievita e si fa urgente. La Dani non si ritiene, e non è, un’impresa informatica. Anzi, quest’ultima è solo un accessorio dei laboratori di fisica,
delle sale riunioni, degli uffici. La Dani tratta, assembla, ricerca tecnologie e servizi per la comunicazione e la didattica. «Poi, se serve cablare una rete – dice Palermo – o arredare un ambiente di lavoro (collaboriamo con numerosi studi di architettura) lo facciamo, anche se non è la nostra vocazione tradizionale». L’apprendimento è in costante evoluzione. Servono innovazioni. «Pensando a come trasformare l’apprendimento in qualcosa di veloce e appassionante. Un prodotto di punto della Dani è la LIM: Lavagna Interattiva Multimediale. Proietto il desktop di un computer ed ho il pieno controllo della lavagna con un semplice gesto della mano. Posso scrivere direttamente su di una slide, modificarla, integrarla e salvarla. Per poi ripescarla sul mio pc di casa e condividerla con gli studenti o i colleghi. Alla fine di una lezione o di una riunione invio il Pdf del powerpoint corretto e salvato», spiega Palermo. È gli studenti come reagiscono? «I nostri figli sono nativi digitali e smanettano da quando sono alla scuola materna. Non sono lazzaroni. Le loro dinamiche di apprendimento sono mutate rispetto alle nostre. La pagina del libro proiettata sulla lavagna è qualcosa di diverso, avvicina alla realtà, rende più facile capire e riflettere. La Dani 2000 cura la formazione tecnica, però serve anche una formazione didattica». E il futuro: «Con la piattaforma Learning Suite, dove si lavora direttamente con i file. E’ una sorta di cloud computing con un portale a basso costo in cui caricare i contenuti, collegarlo ad altri moduli, lanciare un blog. Una vetrina ben fatta è sempre una bella vetrina, però non è questa la finalità della Suite. Il punto primo è la totale condivisione delle informazioni ovunque io sia: dal computer di casa, da quello aziendale, da un portatile. In Italia o all’estero. La strumentazione è easy e pensata anche per il mondo della scuola. Perché nella Suite si possono allocare cartelle di classe, appunti dell’insegnante, immagini, materiali vari. Addirittura, ciò che il docente scrive in classe può essere salvato come powerpoint e reso disponibile, a casa, a tutti gli alunni per il ripasso e il compito del giorno dopo», spiega Palermo. Si tratta di strumenti alla portata di tutti. Non parliamo di costi esorbitanti. Anzi. E tutto parte dalle scuole. Con clienti «da Luino a Varese a Lecco» e oltre. Per Palermo i segreti per un nuovo prodotto sono confronto, passione e idee. E gli ultimi nati: «Le piattaforme di formazione a distanza e interattiva, attraverso web conference o individuale. Carico esempi e domande sulla piattaforma e posso controllare quando (se una settimana o poche ore prima della scadenza prefissata) e come il collaboratore ha risposto. Le Coop stanno utilizzando questi strumenti, per esempio, per la formazione degli addetti alla macelleria: come sezionare e tagliare. Oppure un’azienda meccanica che deve confrontarsi con un progettista: si discute a distanza su due computer con la possibilità di “scambiarsi” addirittura la tastiera in modo virtuale. Pensiamo anche a due avvocati che devono scrivere insieme una citazione senza dover rinunciare ai loro impegni a distanza. Veloce ma soprattutto comodo», conclude mister Dani.
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