BUSTO ARSIZIO Il Baff si proietta nella scuola. Non è una novità, fin dalle prime edizione gli Istituti scolastici della città sono state coinvolte nel Busto Arsizio Film festival, ma quest’anno la scuola è anche il tema affrontato da alcune delle proiezioni mattutine. Un’occasione per riflettere attraverso gli occhi del cinema un mondo che per troppi aspetti è oggi crisi.
Come ben descrive il film di Giuseppe Piccioni, “Il rosso e il blu”, film estremamente attuale che dipinge un’Istituzione vuota, quale è la scuola, e che ha bisogno di essere riabitata. Alla proiezione erano presenti Francesca Manieri, autrice della sceneggiatura insieme a Piccioni e Roberto Cimatti, direttore della fotografia. In questo lungometraggio insegnanti e adulti si sentono smarriti, inseguono l’equilibrio tra ordine e caos e non riescono a costruire relazioni all’interno della scuola. Dove manca quel fuoco che si accende ancora nelle singole persone ma che non divampa nell’istituzione. Un tema attuale proposto ad una platea di studenti, a scuola di cinema.
Grazie all’apertura della scuola nei confronti di altri saperi, il Baff vuole così accendere nei più giovani la passione per la settima arte, promuovere il potenziale conoscitivo e didattico del cinema, «non solo come illustrazione di un pensiero, di un periodo storico o di altro – spiegano Valeria Brazzelli Celeste Colombo – ma anche come testo portatore in sé di senso, e non solo di significati». L’obiettivo è anche quello di fare nascere un dibattito al termine delle proiezioni facendo parlare gli spettatori-studenti. Anche queste iniziative servono per riempire quel vuoto raccontati nel film di Piccioni
V. Ari
b.melazzini
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