– Questa volta i contributi, oltre a dare gambe a nuovi progetti, hanno anche permesso la creazione di posti di lavoro: così è emerso dall’analisi dei risultati ottenuti dal bando della Camera di Commercio di Varese dedicato a “Innovazione e comunicazione digitale per le micro, medie e piccole imprese”.
Un risultato non di poco conto in tempi di crisi e che oltretutto, in diversi casi, ha pigiato l’acceleratore su di un fattore ritenuto non a torto vitale per le imprese, quello dell’innovazione.
Le risorse messe sul piatto (si parla di 308mila euro) sono andate a beneficio di 47 imprese e hanno permesso l’assunzione di 12 persone a tempo indeterminato, cui si aggiungono cinque assunzioni a tempo determinato per 12 mesi e quindici nuovi contratti di collaborazione.
In soldoni si tratta di una trentina di contratti che, per dettame dello stesso bando, hanno riguardato giovani con meno di 35 anni. I settori di attività toccati sono stati tra i più diversi, ma il comun denominatore è stato quello della crescita non solo in termini di occupazione, ma anche di innovazione.
Per chi ha scommesso sul punto e si è aggiudicato i fondi, il beneficio è chiaro e la richiesta per il futuro anche: «Bene
così – dice Rita Bordoni della Lilea Design di Besnate – con l’auspicio che la proposta possa essere ripetuta perché quello che abbiamo potuto investire sul tema della comunicazione digitale ha dato i suoi frutti». Maggiore visibilità sfruttando le nuove tecnologie: così si può riassumere il caso di questa impresa. Il contributo camerale ha infatti permesso a questa piccola azienda, che conta tre soci e sette dipendenti e propone mobili realizzati su misura, di lanciarsi maggiormente nella comunicazione digitale.
Così il sito è stato incrementato con nuovi contenuti, ma è nato anche un blog dove si propongono ai lettori informazioni sulle diverse tipologie e sulla qualità dei materiali utilizzati nella produzione spiegando però anche come sfruttare al meglio lo spazio, per esempio negli armadi, per ottimizzarne l’utilizzo. «Chiaramente con il contributo camerale – dice l’imprenditrice – abbiamo potuto fare un maggiore investimento sulla promozione delle nostre attività sfruttando il web. E i risultati si sono visti nei mesi scorsi».
Risultati resi tangibili anche grazie a una campagna sui principali social network come Facebook e anche su Google. Per il futuro? «Sarebbe utile ripetere l’esperienza – dice Bordoni – perché altrimenti il nostro budget per questo tipo di investimento non può essere dello stesso livello anche per il 2015».
Differente il progetto, con una forte spinta all’innovazione per Gexnano, laboratorio di diagnostica che, all’interno dell’Insubrias Biopark di Gerenzano, offre servizi diagnostici innovativi, brevettati e autorizzati Asl. «Abbiamo usato le risorse offerte dal contributo per inquadrare un nostro collaboratore, sviluppando così ricerche nell’ambito biotecnologico» sottolinea Alessandro Scozzesi, socio fondatore e amministratore delegato di Gexnano.
«Il contributo ha rappresentato l’abbrivio per far sì che la nostra realtà imprenditoriale potesse assorbire il costo di un nuovo collaboratore. Un’iniziativa di certo utile. Un bando che, oltretutto, ha avuto tempi di risposta veloci».
E anche la rapidità dei tempi, quando si tratta di stare su di un mercato molto competitivo, è un fattore che per le imprese risulta decisivo.