Era un’impresa quasi impossibile, lo sapevano anche loro.
Perché il Bozen era forse l’avversario più complesso per ripartire. Per rialzare la testa, dopo la deludente sconfitta di Laces. Per credere ancora nei playoff. Per dare ragione al presidente Quillici e a coach Ilic e centrare l’obiettivo minimo di questa stagione, appunto i playoff. Ma la sconfitta per 3-1 è bugiarda, non ci sta, è immeritata. Perché al Palalbani c’è stata speranza, almeno fino alla fine del secondo drittel.
Sprecato il vantaggio iniziale ottenuto grazie ad una rete di Marco Andreoni,
i Mastini si fanno rimontare e superare dagli altoatesini, che nei minuti finali del secondo drittel, in pochi minuti, ribaltano il risultato.
Una bella prestazione dei gialloneri, che attaccano a ripetizione cercando il pareggio. Varese chiude il match in powerplay senza portiere, cercando di sfruttare al meglio la superiorità numerica di 6 contro 4. Ma tutti gli attacchi dei gialloneri vanno a sbattere contro il portiere avversario, che nega ai Mastini un pareggio che avrebbero ampiamente meritato. Ed invece arriva la terza rete del Bozen, proprio nel momento di maggiore sforzo dei varesini. Terzo gol che arriva in maniera davvero rocambolesca, quando i Mastini avevano tolto il portiere per sfruttare una doppia superiorità numerica condannando i padroni di casa al doppio immeritato svantaggio.
Il Bozen sale a 37 punti con questa vittoria, a soli 6 punti dal Merano. Il distacco dai playoff per i Mastini resta invece di un solo punto, fortunatamente, e nelle prossime sfide si troverà ad affrontare un trittico di trasferte davvero impegnative. Il derby con il Como settimana prossima, poi nella casa della capolista Merano e successivamente a Pergine, prima di chiudere la regular season in casa contro il Val Pusteria. Calendario meno proibitivo per la diretta concorrente Val Venosta, che in ordine affronterà Brunico, Alleghe, Feltre e Ora.