Il cammello di sfoglia: tradizione dolce e misteriosa dell’Epifania varesina

Un’antica usanza che unisce storia, leggende e pasticceria, simbolo del territorio varesotto.

A Varese e dintorni, l’Epifania si festeggia con un dolce unico e insolito: il cammello di sfoglia. Questa tradizione tipicamente varesina si tramanda da generazioni, coinvolgendo l’intera provincia fino a Gallarate, Busto Arsizio e Legnano. Tuttavia, oltre i confini locali, questo dolce è quasi sconosciuto: già a Milano, infatti, trovare un cammello di sfoglia in pasticceria è impossibile.

Le origini del cammello di sfoglia si perdono nel tempo, tra storia, leggende e aneddoti legati alla pasticceria locale.


La leggenda: Federico Barbarossa e le reliquie dei Magi

Una delle storie più affascinanti legate al cammello di sfoglia risale al XII secolo. Si narra che Federico Barbarossa abbia sottratto parte delle reliquie dei Re Magi dalla Chiesa di Sant’Eustorgio a Milano. Durante il viaggio verso la Germania, dove le reliquie furono donate all’arcivescovo di Colonia, il corteo avrebbe fatto sosta a Varese.

I pasticceri della città, per ricordare il passaggio delle sacre reliquie, avrebbero così creato un dolce a forma di cammello, simbolo del viaggio dei Re Magi.


Le origini storiche: una tradizione del Novecento

Oltre alla leggenda, esistono testimonianze storiche che fanno risalire le prime tracce del cammello di sfoglia a circa un secolo fa, nel Basso Varesotto e nell’Alto Milanese.

In una pasticceria storica di Gallarate, già negli anni Trenta si preparavano cammelli di sfoglia, mentre a Somma Lombardo e Sesto Calende si utilizzavano stampi dedicati in legno e alluminio, realizzati da un artigiano del settore aeronautico della zona di Malpensa.

Questi stampi esistono ancora oggi, a testimonianza di una tradizione che, nata come novità, è diventata un simbolo identitario del territorio varesino.


La ricetta del cammello di sfoglia

Preparare un cammello di sfoglia non è semplice, ma gli ingredienti sono alla portata di tutti:

Ingredienti per la pasta sfoglia:

  • Burro
  • Farina
  • Acqua

Una volta steso l’impasto, bisogna modellarlo a forma di cammello, un’operazione che richiede manualità.

Farcitura e cottura:

La sfoglia viene spolverata di zucchero semolato per creare una crosta caramellata e poi cotta in forno a 180°C per 20-25 minuti.

Per il ripieno, la crema pasticcera è la versione più diffusa, ma alcune varianti prevedono panna montata, crema chantilly o cioccolato.


Il cammello di sfoglia: un simbolo di comunità

Non è chiaro come questo dolce sia diventato un simbolo della comunità varesina, ma il segreto del suo successo è racchiuso nella sua semplicità e nella condivisione.

Preparare o acquistare un cammello di sfoglia entro il 6 gennaio è un modo per celebrare insieme l’Epifania, riconoscendosi in una tradizione unica del territorio.

Un dolce che non si mangia tutto l’anno, ma che rappresenta un momento speciale da condividere con famiglia e amici, ricordando le radici storiche e culturali della provincia di Varese.