Il cane muore avvelenato Sindaco rinviato a giudizio

BARDELLO Bocconi avvelenati e mancata esposizione di cartelli dei cartelli indicanti il pericolo: il sindaco Paola Quintè rinviata a giudizio per omissione di atti d’ufficio. Con lei affronterà il dibattimento anche Giuliano Piffer, comandante del consorzio nord ovest di polizia locale ell’epoca dei fatti: per lui l’accusa è di mancata denuncia di reato.
I fatti risalgono al febbraio 2011 quando un pastore belga morì dopo aver mangiato un boccone-esca avvellanto durante una passeggiata nel bosco.

Il proprietario del cane avrebbe poi in seguito appreso che quelle esche sarebbero state sistemate da alcuni cacciatori per liberarsi delle volpi.
Lo stesso proprietario avrebbe messo a disposizione una ricompensa in denaro a chiunque avesse fornito informazioni utili all’identificazione degli autori della semina velenosa causa del decesso del cane. Nessuno si è mai fatto avanti ma l’uomo ha presentato denuncia contro il sindaco per la mancata esposizione in paese di cartelli che avvertivano la popolazione del pericolo costituito dalla presenza dei bocconi avvelenati.
Sempre secondo il querelante Piffer pur sapendo dell’omissione da parte di Quintè non l’avrebbe denunciata commettendo a sua volta un reato. La procura di Varese, eseguite le verifiche del caso, aveva chiesto l’archiviazione della denuncia non avendo accertato nulla di penalmente rilevante. Il gup, invece, ha rigettato la richiesta di archiviazione disponendo il rinvio a giudizio. S. Car.

s.bartolini

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