Pedemontana, il pedaggio fa paura: da Varese a Bergamo arriverà quasi a costare il doppio rispetto ad oggi. Per Dario Galli è l’ennesima beffa: «Siamo i soliti “pirla”, paghiamo le autostrade due volte».
Sull’asse Brescia-Milano si è già scatenata la competizione tra le autostrade: la nuova A35 Brebemi da una parte, fresca di inaugurazione, e la “vecchia” e storicamente intasata A4 Milano-Venezia dall’altra.
Con la pubblicità comparativa di Autostrade per l’Italia, che gestisce la A4, a chiarire che sulle loro corsie il tragitto costa sei euro e 30, mentre sulle più veloci strisce d’asfalto di Brebemi 12 euro e 40. Un match destinato a ripetersi quando sull’asse Varese-Bergamo entrerà in scena l’alternativa alla A4: la nuova Pedemontana.
Il costo chilometrico fissato dalla società regionale Cal (Concessioni Autostrade Lombarde) è lo stesso per Pedemontana, Brebemi e Teem, vale a dire 15,8 centesimi al chilometro, incluse Iva e oneri Anas.
Aspettatevi il salasso, quando la nuova autostrada sarà percorribile (con calma, perché si parla comunque del 2020 per arrivare fino in fondo). Facendo quattro conti infatti, i 67 chilometri che separano lo svincolo della A8 di Cassano Magnago dalla connessione con la A4 tra Osio Sotto e Dalmine, verrebbero a costare circa dieci euro e 50 per i veicoli leggeri, e fino a 29 euro per i mezzi pesanti.
Oggi però lo stesso tragitto, che pure nelle ore di punta è ipercongestionato, costa appena 5 euro e 70 per le automobili e arriva al massimo a 13 euro e 80 per i Tir. Praticamente il doppio. A quel punto, siamo sicuri che i varesini sceglieranno il salasso della nuova autostrada piuttosto che una percorrenza più lenta ma più economica su quella vecchia, che in parte dovrebbe essere sgravata di traffico proprio grazie a Pedemontana? «Il rischio – per il sindaco di Cassano Magnago – è che per evitare il pedaggio si cerchino percorsi alternativi, come succede per il casello di Gallarate, con effetti sulla viabilità interna che la mia città purtroppo conosce».
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