Cara Provincia, ringrazio Laura Campiglio per lo splendido editoriale di ieri in cui affronta nell’unico modo possibile il vergognoso comportamento di Sarri prima da allenatore dell’Empoli e poi da tecnico del Napoli: cioè, da donna che non sa quasi nulla di calcio e che rispetta semplicemente la vita e la libertà di un uomo di poter andare con un uomo o con una donna. Sembra quasi che dopo ogni sconfitta importante, Sarri debba dare dei “froci”
o dei “finocchi” a tutti, come se queste parole fossero insulti liberatori, o bollassero qualcosa o qualcuno con un’etichetta negativa. Questa è l’unica cosa che conta, al di là dell’appartenenza o del tifo per una squadra o per l’altra. Io non so nemmeno cosa siano il Napoli e l’Inter, ma se sul mio posto di lavoro urlo “lesbica” a una mia collega o do del “finocchio” a un collega davanti a tutti, la mia responsabile mi chiama e il giorno dopo mi ritrovo, giustamente, senza lavoro.