Il “centauro” della droga incastrato dai carabinieri

Un barista di Gavirate scoperto con quasi mezzo chilo di “erba”. Le dosi nascoste sulla sua moto

– Barista di Porto Ceresio nei guai per una questione di droga: i carabinieri della stazione di Porto, infatti, lo hanno pizzicato con 464 grammi di marijuana e 29 grammi di hashish destinati all’attività di spaccio. L’uomo, un giovane di 33 anni residente a Gavirate, aveva nascosto una parte della sostanza stupefacente nel motorino a bordo del quale stava andando a lavoro. Ma evidentemente i carabinieri della stazione di Porto Ceresio, coordinati dai colleghi della Compagnia di Varese, già da tempo lo stavano tenendo d’occhio e ieri è scattato il controllo che lo ha incastrato.

Il commerciante, secondo una ricostruzione sommaria dei fatti, stava raggiungendo il posto di lavoro. Da Voltorre di Gavirate, dove abita, si stava recando con la sua moto al bar di Porto Ceresio del quale è dipendente. E proprio in sella alla motocicletta è stato intercettato dalla pattuglia dei militari a non più di duecento, trecento metri dal posto di lavoro. Il giovane, peraltro, era già noto alle forze dell’ordine sempre per precedenti legati alle sostanze stupefacenti. Durante il controllo stradale, la pattuglia ha setacciato il veicolo in sella al quale stava viaggiando: da un’accurata perquisizione sono saltate fuori alcune bustine nascoste sotto al parabrezza. Le due bustine di cellophane contenevano alcuni grammi di “maria”. Complessivamente durante il primo monitoraggio sono saltati fuori 12 grammi di sostanza.

A quel punto i militari hanno deciso di approfondire i controlli, compiendo anche una perquisizione a domicilio. Durante il controllo nella sua abitazione a Voltorre di Gavirate gli investigatori hanno avuto conferma dei loro sospetti e cioè che in realtà l’attività di spaccio era ben più corposa di quanto si potesse immaginare dai primi riscontri. Tra le mura domestiche, infatti, sono stati ritrovati: 464 grammi di marijuana già confezionati in dosi, 29 grammi di hashish,

100 semini di canapa indiana, oltre a vari strumenti e attrezzatura per il taglio e il confezionamento della droga. E’ stata individuata anche una cassettina di legno nella quale erano stati nascosti quasi novecento euro in contanti, probabili proventi dell’attività di spaccio. L’uomo, dalla doppia vita, barista e spacciatore, è finito in manette e adesso dovrà rispondere dell’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti. E’ stato trasferito in carcere a Varese a disposizione dell’autorità giudiziaria. E’ molto probabile, ma gli accertamenti dei carabinieri sono ancora in corso, che si rivolgesse soprattutto a giovani della zona.