C’è una faccenda sulla quale l’opposizione malnatese di centrodestra, guidata dall’ex candidato sindaco Massimo Pavesi, sta picchiando i pugni in cerca di chiarezza. Se n’era già discusso in passato, ma ora Pavesi è tornato a chiedere lumi sulla questione del ricovero coatto da quasi 80.000 euro. Il tribunale ha disposto un intervento di sostegno in favore di una famiglia disagiata che potrebbe portare a una nuova ingente spesa anche in vista del prossimo anno. Il centrodestra ha chiesto chiarezza rispetto alle spese che il Comune ha già
sostenuto e che dovrà continuare a sostenere fino a quando il tribunale non deciderà altrimenti. «C’è questa importante variazione di bilancio – ha sottolineato Pavesi – da 78.000 euro relativamente a un ricovero coatto per una famiglia. Si parla di un nucleo familiare composto da quattro persone: la mamma e i tre figli. Sto chiedendo già da parecchio tempo delucidazioni. In occasione di un consiglio comunale, il primo – ha insistito Pavesi – ci è stato detto che non si potevano dare informazioni per una questione di riservatezza. Per questa situazione abbiamo speso, visto che il periodo di riferimento è di circa 8 mesi, circa 10.000 euro al mese». Ci sono richieste che Pavesi vorrebbe fossero affrontate con maggiore chiarezza: «Vogliamo capire – ha sottolineato – come vengono spesi questi soldi. Vorremmo che venisse intrapreso un percorso virtuoso. Faremmo il bene delle famiglie, dell’amministrazione e dei malnatesi. Non va assolutamente bene che i malnatesi non sappiano assolutamente nulla di come vengono spesi i loro soldi. Quando ho chiesto sono stato addirittura sbeffeggiato. Se, come sembra, le cose dovessero proseguire anche per l’anno prossimo, i soldi spesi diventano almeno 130.000 euro». Sulla delicata questione è intervenuto il vicesindaco Maria Croci: «Queste – dice – sono state le indicazioni arrivate direttamente dal tribunale: di fronte a queste indicazioni precise l’amministrazione si deve impegnare a trovare una collocazione in un luogo protetto dove possano seguire un percorso di crescita, di rassicurazione anche perchè poi dipende sempre dalle motivazioni che ci sono dietro. Quando avvengono queste cose non è un allontanamento per pochi mesi, ma suppongo che si proseguirà. Giustamente per quello che si potrà dire, la trasparenza la si intende dare, non si nasconde nulla come è giusto che sia, secondo noi. Tutte le interpellanze che verranno proposte riceveranno risposta, su questo non c’è dubbio».