Il Comune di Varese dice no alle telecamere online in Piazza Repubblica

Il Comune ribadisce i vincoli della privacy. Il Comitato insiste: "Vogliamo sicurezza, il problema resta".

Nuovo stop alla richiesta di rendere pubbliche le immagini delle 42 telecamere di sorveglianza in Piazza Repubblica. Il Comune di Varese ha ribadito il suo rifiuto, citando ancora una volta le normative sulla privacy come ostacolo insormontabile.

Il Comitato di Piazza Repubblica, rappresentato da Federica Crupi e Massimo Rovera, ha riportato le difficoltà quotidiane vissute da residenti e commercianti, tra risse, spaccio e aggressioni, concentrando l’attenzione in particolare sulla zona del monumento ai Caduti, definita «mal illuminata». Forte delle 1.500 firme consegnate al prefetto, il Comitato ha chiesto che le telecamere vengano rese visibili online, sostenendo che il Garante della Privacy avrebbe lasciato aperta questa possibilità a determinate condizioni.

L’assessore alla Sicurezza Raffaele Catalano ha chiarito che i problemi della piazza rientrano nella sicurezza pubblica, di competenza statale, e ha sottolineato che il Comune sta lavorando su un progetto alternativo, i cui dettagli non possono ancora essere divulgati.

Sul fronte normativo, il Responsabile della Protezione dei Dati di Palazzo Estense, Giuseppe Leto Barone, ha illustrato i vincoli imposti dalle leggi sulla privacy e il ruolo delle valutazioni d’impatto.

Il dibattito resta aperto, ma per ora la risposta dell’amministrazione è chiara: niente diretta streaming dalle telecamere di Piazza Repubblica.