Il Comune di Malnate dice basta al gioco d’azzardo. Da tempo, infatti, l’ente amministrato dal sindaco nella battaglia contro la piaga sociale della ludopatia, accogliendo l’appello dei sindaci lombardi da Regione Lombardia.
«L’agenzia dei monopoli – hanno spiegato gli uffici di piazza Vittorio Veneto – unica depositaria dei dati riguardanti il fenomeno, si è sempre rifiutata di condividere queste informazioni estremamente rilevanti per valutare la vastità del fenomeno ludopatico e intraprendere misure mirate nel contrastare il problema». Anche il Comune di Malnate è pronto quindi a fare la propria parte sul versante della lotta e delle sensibilizzazione contro un fenomeno inquietante che ha messo in ginocchio, e continua a farlo, un numero impressionante di giocatori e scommettitori.
«Sull’esempio di un Comune Bresciano – ha spiegato il Comune di Malnate – che grazie alla perseveranza della sua amministrazione è riuscito a ottenere questi dati, anche Malnate ha invitato i sindaci a unire le forze e a scrivere massivamente ai Monopoli della Capitale per richiedere con istanza di accesso generalizzato, un rendiconto dei dati». Sulla questione è intervenuto il sindaco di Malnate, Samuele Astuti. «La lotta alla ludopatia – ha sottolineato il primo cittadino – è una battaglia di civiltà. Per combattere questa piaga sociale è necessario avere questi dati e noi faremo di tutto per averli».
Non c’è solo la questione della lotta alla ludopatia in primo piano. A Malnate si continua a parlare anche della sicurezza.
Un tema importante del quale il Comune di Malnate continua a essere una priorità: «Il Comune di Malnate – ha fatto sapere l’ente di piazza Vittorio Veneto – partecipa a un bando di finanziamento per la concessione di contributi a favore dei comuni, in forma singola o associata, per l’incremento di dotazioni, per i comandi di polizia locale e per la protezione civile. L’obiettivo è quello di sviluppare politiche di sicurezza urbana. Per quanto concerne la polizia locale, tra le apparecchiature oggetto del contributo rientrerebbero diverse strumentazioni tecnologiche».