«È battaglia per la Galleria di Biumo – La riapertura del passaggio pedonale è sostenuto da due gruppi di cittadini e dal consigliere Pinti»
Ho appreso, tramite consultazione del link indicato in oggetto, che Lei ha rilasciato un’intervista a La Provincia di Varese, nella quale ha illustrato alla giornalista del quotidiano “come l’assemblea di condominio abbia potuto rifiutare di verbalizzare il documento riguardante l’apertura della galleria..”, ha precisato che “La legge condominiale prevedere che in seconda convocazione un terzo dei condomini può deliberare. Noi siamo 114, quindi 20 condòmini possono deliberare..” e ha concluso “Quattro condòmini che costituiscano tra di loro un gruppo di potere e che con un po’ di parlantina raccolgano, o inventino, o comprino, cinque deleghe ciascuno possono far rifiutare, dal loro presidente, la verbalizzazione dei documenti sgraditi”.
A voler tacere delle Sue stravaganti divagazioni circa un presunto obbligo di verbalizzazione dei documenti esibiti in Assemblea – atteso che la verbalizzazione ha ad oggetto un contenuto assertivo e non il suo strumento di comunicazione – , in qualità di Presidente dell’Assemblea dei Condomini del 3 maggio 2017, Le ricordo che, nell’occasione, Lei non ha richiesto verbalizzazione di un enunciato bensì l’allegazione a verbale di documenti e che il Presidente Le ha risposto di ritenere “di
non accettare la richiesta in quanto superflua” poiché “…lo scopo dell’assemblea è quello di discutere i punti nella dialettica dei contrapposti punti di vista…” e che “l’allegazione di un foglio contenente espressioni di voto relativi ai punti all’ordine del giorno prima che gli stessi punti vengano chiamati per la discussione e la deliberazione, priva l’assemblea della possibilità di instaurare un valido contraddittorio, che viene invece adeguatamente garantito tramite l’esposizione orale da parte del richiedente.”
Ritengo poi grave che Lei abbia rilasciato dichiarazioni tali da descrivere la compagine assembleare del Condominio come un luogo nel quale la dialettica tra comunisti è impedita da poche che – con il concorso o nella negligenza del Presidente – comprerebbero o inventerebbero deleghe per alterare i quorum deliberativi.
A questo punto, ritenendoLa responsabile del reato di diffamazione a danno del sottoscritto, eventualmente in concorso con l’Autrice dell’articolo che – pur riportando tra virgolette le Sue esternazioni – , non ne ha indagato la verità, valutandone la corrispondenza con la realtà, invito Lei a volere smentire tramite comunicazione a La Provincia di Varese – e questa a rettificare secondo i presupposti del noto art.8 – entrambi entro quindici giorni da oggi – il contenuto di quanto pubblicato nel link indicato in oggetto, relativamente ad ogni riferimento dedotto e deducibile a Condominio Palazzo del Sole di Varese, esponendo le reali ragioni per le quali le Sue convinzioni e i Suoi desideri non ricevono il gradimento della comunità condominiale.
In difetto di adempimento di quanto intimato entro il termine assegnato, mi provvederò giudiziariamente senza trasmettere altro avviso.
Tanto per Sua opportuna norma distintamente salutando.