Meeting della pace in Vaticano: c’era anche il consiglio comunale dei bambini di Malnate. Un’emozione enorme per i piccoli malnatesi che ieri hanno potuto salutare papa Francesco, in quella che è stata una giornata indimenticabile. A guidare la comitiva dei bambini c’era il sindaco : «È stata una grande emozione – ha detto – che ci porteremo nel cuore».
Il Consiglio dei bambini di Malnate è stato invitato al meeting annuale delle scuole per la pace, a cui partecipano quelle realtà che promuovono percorsi educativi per la pace e a tutela dell’infanzia. I giovanissimi malnatesi, quindi, si sono distinti ancora una volta in positivo. I valori promossi a scuola e nella quotidianità li ha portati ieri mattina in Vaticano di fronte al Pontefice.
Bambini emozionati, come gli accompagnatori che li hanno guidati. Il sindaco Astuti ha espresso i tanti sentimenti che si sono alternati in una mattinata che non potrà più essere dimenticata. «La visita – ha sottolineato il primo cittadino – è stata particolarmente emozionante per tutti noi. Poter vedere e ascoltare dal vivo il Papa è stato per noi e per tutto il Consiglio dei bambini un momento di grande emozione. Siamo riusciti anche a dargli la maglietta ufficiale del nostro consiglio».
La consegna della maglietta è uno dei tanti momenti che hanno caratterizzato la loro mattinata dal sapore unico al Vaticano. «Sono molti – ha incalzato il sindaco Astuti – i passaggi che ci hanno colpito. Riflettendo insieme ai ragazzi a margine della mattinata abbiamo discusso insieme sulle parole di papa Francesco e sulla necessità, anche nel nostro piccolo, di fermare quella che il Pontefice ha definito una cultura della distruzione che sta sempre di più devastando il creato, concetto che rientra anche nella sua enciclica Laudato si’».
Le parole del Papa hanno lasciato un segno tra i ragazzi. Uno spunto di riflessione per il presente, ma soprattutto per il loro futuro. «È altrettanto importante – ha aggiunto il sindaco – sottolineare come il Santo Padre abbia rimarcato che non ci dobbiamo assolutamente lasciare andare alla rassegnazione ma credere e lavorare per un mondo migliore, un mondo di pace e in cui vengano riscoperti i valori della mitezza, dell’ascolto, del dialogo e del rispetto». «Il Papa – ha concluso – si è soffermato anche sul valore delle parole che vanno sempre misurate per evitare che si trasformino in macigni».