Il D-Day dell’ospedale Ondoli di Angera è arrivato: domani, primo febbraio, riaprirà la pediatria. Il 20 febbraio riaprirà il Punto Nascite. E sopra tutto arriva la saggezza delle mamme: ribelli o combattenti, ma sopra ogni cosa mamme.
«Parlo a nome mio – , una delle porta voci del presidio che dal 6 dicembre ha monitorato sul futuro dei due reparti chiusi – e non voglio parlare di vittoria. Se si parla di vittoria significa che c’è uno sconfitto. Se uno vince, qualcun altro perde. Ma qui non ha perso nessuno: i due reparti sono fondamentali per tutti i cittadini. Non ci sono perdenti, non ci sono sconfitti. I due reparti servono a tutti i cittadini. E quindi siamo tutti vincitori».
È stato lo stesso assessore regionale al Welfare, , a portare loro la buona novella: mercoledì 1 febbraio riaprirà il reparto di pediatria, con un nuovo sistema di turnazione dei pediatri, in collaborazione con l’Asst Valle Olona (ospedale di Busto Arsizio) e l’Asst Varese Sette Laghi (ospedali Filippo Del Ponte di Varese, Cittiglio e Luino).
Lunedì 20 febbraio riaprirà anche il punto nascita, ma non sarà una riapertura in deroga, perché secondo la Regione l’Ondoli
rappresenta un punto importante per il territorio e soprattutto senza rischi anche se al di sotto del limite dei 500 parti all’anno. Sarà inoltre ripristinata la convenzione tra il consultorio di Sesto Calende e l’ospedale di Angera.
Gallera ieri, con il consigliere regionale , ha incontrato mamme e cittadini per annunciare la notizia tanto attesa di persona. Gallera confida molto sul fatto che il progetto presentato possa essere accolto dal ministero senza ulteriori riserve. «Abbiamo pensato a un modello – ha spiegato l’assessore – che possa funzionare anche in quegli ospedali dove le nascite siano al di sotto delle 500 previste. Per permettere a questi punti nascita di rimanere aperti, noi abbiamo pensato di coinvolgere anche le altre strutture, nel nostro caso la pediatria di Busto Arsizio e Gallarate, integrata dalla neonatologia del Del Ponte di Varese, e gli ospedali di Luino e Cittiglio. Sappiamo inoltre che pende una deroga, ma confidiamo che il ministero valuti il nostro progetto positivamente. Nel frattempo noi i punti nascita li riapriamo e pensiamo che questo possa essere un modello anche per tutto il resto dell’Italia».
Assente , direttore generale dell’Asst Valle Olona, balzato agli onori delle cronache per un dito medio alzato nei confronti delle mamme in presidio ad Angera. «L’ho chiesto io personalmente – ha detto Gallera- perché non era questo il momento di un confronto. Oggi siamo qui per dare buone notizie». I due reparti «sono stati chiusi notte tempo – dicono le mamme – senza alcuna informazione ai cittadini».
Ieri all’incontro con Gallera era presente anche Sabrina: oggi partorirà a Cittiglio. «Devo essere l’ultima – ha spiegato – l’ultima che deve fare 30 chilometri per far nascere suo figlio quando qui ad Angera abbiamo un ospedale eccellente. Con ostetriche meravigliose che seguono le mamme passo a passo. Io devo essere l’ultima». E questo bimbo sarà un nuovo simbolo: il sigillo della rinascita dell’Ondoli. «Nato da donazione di privati. Voluto per il territorio in favore di noi mamme. Voluto per i cittadini e oggi restituito ai cittadini. Evviva».