Il diamante brilla ancora. Patrini a un passo dal bis

La squadra di baseball ciechi in finale tricolore contro Roma

I Patrini di Malnate vanno a caccia del bis tricolore dopo il grande trionfo dello scorso anno. Pochi giorni fa, infatti, nel baseball per ciechi, i ragazzi di coach Chiesa si sono ripetuti in semifinale, battendo Bologna, conquistando così il diritto a giocarsi la finale, in programma domenica sempre in Emilia questa volta contro Roma. Sarebbe un bis clamoroso. Malnate, probabilmente ci arriva da favorita: i pronostici della vigilia sono in buona misura dalla sua parte, ma in una finale che si rispetti, di qualunque sport, in realtà un vero e proprio favorito non esiste.

La certezza è che ormai la squadra di Baseball ciechi di Malnate è una realtà conclamata: un mix di forza, compattezza, solidità, esperienza ed entusiasmo. Grazie a loro il “Diamante” malnatese brilla sempre di più. La grande tradizione del baseball, che affiora le radici negli anni, è sempre più radicata.

Lo scorso anno i ragazzi di Chiesa fecero un clamoroso “triplete”, impreziosendo la stagione grazie a una grande vittoria nella finale scudetto contro la favorita Fiorentina. Anche i siti specializzati, alla presentazione della Final Four, descrissero la squadra di Malnate come un gruppo «apparentemente invincibile e pronto alla riconferma». «I Patrini che avevano battagliato contro Bologna lo scorso anno – si legge sul sito Baseballmania.eu – era una compagine incredula e non ancora del tutto conscia delle proprie potenzialità. Proprio quelle due partite fecero aprire le ali ai varesini lanciandoli poi nella storia la settimana successiva».

Malnate dunque va a caccia del bis. Grande felicità anche da parte del presidente , che si affida alla simbologia: «La giornalista Tiziana Mancini, giorni fa mi fece un’intervista che, alla fine recita cosi: “Incuriosita cerco su Google la storia del cognome Patrini ed i suoi simboli araldici. Così scopro che già nel XIV secolo la famiglia Patrini si distingueva fra le principali famiglie cremasche di parte Guelfa. Dette alla Patria valenti giureconsulti, fra i quali un certo Francesco,

cavaliere e conte palatino, che fu Consigliere del Duca Filippo-Maria Visconti: avevano naturalmente anche uno stemma, con l’Aquila. L’Aquila nella mitologia greca è l’uccello sacro a Zeus, ed è sinonimo di potenza, vittoria e prosperità. L’aquila è anche una figura araldica naturale femminile, simbolo celeste e solare, ed indica acutezza mentale, ingegno e fama di rigenerarsi. Persino nella nostra religione è il simbolo del Cristiano chiamato, dal battesimo, a nuova vita”. Quando si dice il destino di un nome».