– «Campa cavallo» pensò il sindaco di Malnate quando, nei primi mesi di quest’anno, una mamma gli chiese la disponibilità di un’area per realizzare con progetto e fondi propri un parco giochi accessibile e inclusivo. A spanne servivano più o meno 50mila euro.
Alla conferenza stampa di presentazione dell’idea l’ipotesi più ottimistica era di poterli raccogliere in un anno e mezzo. Quindi, il sindaco pensava di avere tutto il tempo per organizzare i lavori necessari alla sistemazione del posto, individuato nella centralissima piazza delle Tessitrici.
Ma determinazione, serietà e solidarietà hanno fatto sì che in soli otto mesi la squadra composta da , , e stia già alitando sul collo del sindaco, perché la cifra per coprire i costi è già in cassaforte.
Morale: prima si cominciano i lavori, prima i bambini di Malnate e non solo potranno giocare in un’oasi del divertimento senza ostacoli e barriere.
«Sono felicemente stupito di quanto Emanuela, i suoi amici, aziende, associazioni e gente comune hanno messo insieme in così
poco tempo – dice Astuti – Davanti a tanta concretezza l’amministrazione comunale non può che seguire l’esempio. Entro la metà di questo mese inizieremo a lavorare ai canali, ai pozzi perdenti ed alla realizzazione dei passaggi in profilo, oltre ad implementare l’impianto di videosorveglianza. Dopo di che l’arrivo dell’inverno consiglia una pausa fino a marzo 2016, mese entro il quale verrà posata l’apposita pavimentazione dove verranno posizionati i giochi».
Con la primavera sboccerà quindi anche il primo parco giochi inclusivo della provincia di Varese.
Una prima volta che ancor prima di essere realizzata ha già ricevuto considerazione da parte di Comuni come Besozzo, Varese e molti altri di mezza Italia, dove Emanuela Solimeno ha girato in lungo e in largo in cerca di esempi da seguire, indicazioni, consigli e opere già realizzate.
«Il nostro è un sogno che si avvera – spiega la Solimeno – per il quale dobbiamo un grandissimo grazie a moltissima gente. È vero, prima di partire con il progetto e la raccolta fondi ho girato tanto chiedendo, ascoltando e toccando con mano quanto esisteva già, pensando a mio figlio ma anche ad ogni altro bambino, che nella piazza del nostro paese potranno giocare insieme senza badare a chi è in carrozzina o in piedi».
E continua: «Ho trovato da subito in Maristella, Davide e Valentino dei formidabili compagni di squadra, e nel sindaco un interlocutore propositivo, al pari dell’intera giunta e del consiglio comunale. Pensavamo di organizzare qualche iniziativa a sostegno, invece siamo stati travolti da una serie infinita di eventi a nostro favore, dove abbiamo conosciuto persone fantastiche che hanno sposato senza riserve la nostra causa, ancora più bella perché condivisa oltre ogni aspettativa».
Una lunga serie di eventi che continueranno anche nel prossimo fine settimana a Malnate e a Vedano Olona.
«Sabato e domenica prossima ci divideremo, ma non totalmente – interviene Davide Gardon – Nello splendido palazzetto di Malnate andrà in scena “Bimbi in festa”, il titolo è già un programma».
Si tratta di una due giorni senza sosta di giochi e laboratori, coordinati dai volontari di Favolandia, che insieme ai Truzzi Volanti, al Claun Pimpa e a molti altri amici regaleranno ai bambini sorrisi e divertimento senza barriere dalle 14.30 alle 22.30 di sabato e dalle 10 alle 18 di domenica.
In contemporanea, «al Centro Sportivo Mario Porta di Vedano Olona il Gymnic Club organizza il campionato italiano di distensione su panca e pesistica, maschile e femminile, per normodotati e atleti paralimpici».
Per fare l’elenco di chi ha dato un contributo sotto ogni forma al progetto “Un parco per tutti” di Malnate non basterebbe una pagina di giornale: ma il merito principe di quanto sorgerà in piazza delle Tessitrici ha prima di tutti gli altri il nome di una mamma che, alla nascita di un figlio con problemi, si è asciugata in fretta le lacrime, lasciandosi contagiare dalla voglia di vivere e giocare del suo bambino.
Il quale ora, grazie a tante “diversamente persone”, potrà giocare con ogni altro bambino, facendo la pipì sulla parola “diversamente”.