Avevamo chiesto un regalo, aggrappati a una speranza che sapevamo essere flebile, quasi insensata. Avevamo chiesto, per il nostro Natale, di lasciarci Alessandro. Invece Alessandro, proprio il giorno di Natale, se n’è andato: troppo grande era la sfida anche per un combattente come lui. Quel volo, mentre insieme a due amici si trovava nella ex cartiera di Cairate, gli è stato fatale. Alle 9.23 di questa mattina i medici dell’ospedale di Circolo di Varese hanno dichiarato il decesso di Alessandro Giani: 18 anni,
cugino del nostro Alberto Coriele.
Eppure, in qualche modo, Alessandro resterà tra noi. Nel giorno di Natale, con un gesto di una potenza inaudita, la sua tragedia salverà altre vite: molte vite. I suoi organi verrano donati e vivranno in altre persone: vedranno, batteranno, pomperanno sangue, correranno.
Non c’è giustizia in quello che è successo, ma c’è tanta umanità. Alessandro e la sua famiglia ci stanno insegnando che la vita sconfigge la morte, sempre. E con le lacrime agli occhi, in questo Natale non Natale, li ringraziamo.