Cara Provincia, ho letto l’articolo sul doping ai Giochi di Pechino 2008: mi spiace che ciò avvenga nelle gare di atletica, soprattutto se si parla di eventi così importanti come le Olimpiadi. Uomini, donne e bambini seguono i le gare dei loro “campioni” scoprendo, poi, che tutto quello in cui hanno creduto fino a quel momento fosse solo frutto di una realtà parallela, un luogo dove chi vince non lo fa solo con fatica e sacrificio. Penso che il valore di un atleta si misuri anche nella capacità di non cedere alla tentazione di poter barare e vincere facilmente.
Il dover vincere a tutti i costi è il male allo sport
04 Giu 2016
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