BESOZZO Rilanciare i prodotti locali e riscoprire le tradizioni del territorio. Il nuovo biscotto “Faretto di Besozzo” è stato presentato ieri alla pasticceria “Antica Arte Pasticcera”, dove è nato, grazie alla fantasia del titolare Fulvio Sartori, che con la moglie Simonetta gestisce il locale. «L’idea – spiega Sartori – è quella di riscoprire le vecchie tradizioni attraverso questo biscotto rustico, i cui ingredienti sono tutti a chilometro zero; uova, burro e mais provengono da Besozzo».
Il Comune ha attributo al neonato dolce il marchio Deco, da poco lanciato dall’amministrazione comunale, proprio per rilanciare il commercio locale e i prodotti tipici, a cui il Faretto è chiamato a fare da apripista. «Il Faretto – prosegue il pasticcere – è nato dall’elaborazione di antiche ricette locali; ci ho lavorato sopra per un anno intero». Non casuale il nome scelto da Sartori per “battezzare” la sua nuova creatura. «Il Faro – spiega – è il simbolo di Besozzo e vuole essere proprio un omaggio al paese». La ricetta è ovviamente top secret; del nuovo biscotto besozzese, che è di forma quadrata, esistono ben tre versione differenti, una più gustosa dell’altra, che i tanti ospiti presenti ieri in hanno dimostrato di apprezzare. Tra la versione base, quella integrale e quella al cacao, non si sa davvero scegliere quale sia la più sfiziosa.
Al taglio del nastro era presente il sindaco Fabio Rizzi. «Non mi era mai capitato di inaugurare un biscotto – ha scherzato il senatore – l’idea del biscotto è splendida; oltre ad essere molto buono è l’idea che ci sta dietro ad essere vincente e allo stimolo che ha dato Fulvio Sartori, che ha portato alla creazione del marchio comunale Deco». Il Faretto potrebbe fare da apripista ad altri prodotti, che possono fare da volano per il paese. «Besozzo non è seconda a nessuno – ha affermato Rizzi – questo biscotto sarà il primo di una serie di prodotti tipici besozzesi; diciamo che il Faretto ha acceso una lampada».
Fiducioso sul futuro del nuovo biscotto anche Marco Colombo, presidente di Unione Alimentare di Confapi e consigliere della Strada dei Sapori della Comunità Montana. «Il Faretto ha tutte le caratteristiche per poter entrare nelle prelibatezze della nostra provincia; l’importante è fare sistema per rendere accattivante anche ai turisti il nuovo prodotto. Besozzo è la porta del lago Maggiore; si potrebbe pensare ad un cartello stradale a inizio paese che promuova il Faretto» ha detto Colombo.
b.melazzini
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